Di Redazione
Si interrompe dopo otto vittorie consecutive la striscia positiva dell’Italia nel World Grand Prix con una Serbia che ha sfruttato una Italia che ha carburato troppo tardi ma che a tratti ha dimostrato un gioco assolutamente eccellente. Finisce 1-3 (18-25, 19-25, 25-16, 27-25) una gara molto più equilibrata di quanto non dicano i parziali. E’ un risultato che incide soprattutto sul percorso della squadra azzurra che con questo risultato si piazza al secondo posto del proprio girone alle spalle della Serbia mentre dall’altro gruppo è la Cina a qualificarsi al primo posto con il Brasile al secondo: incredibile l’occasione fallita dall’Olanda che arriva al quinto set contro le cinesi e brucia quattro match point sul 14-10… finisce 3-2 (25-23, 23-25, 25-23, 20-25, 18-16) e l’Italia domani alle ore 14 giocherà contro la Cina padrona di casa. Questo d’altronde era il disegno iniziale degli organizzatori anche se la Cina ha fatto di tutto per mandarlo a monte. Serbia-Brasile, la prima semifinale, si giocherà alle ore 9.00.
Con la consapevolezza di dover pensare anche alla imminente semifinale e al recupero di alcune ragazze, Mazzanti opta per un turn-over significativo lasciando Egonu, Caterina Bosetti, De Gennaro, Folie e Chirichella fuori fin dall’inizio. Indipendentemente da questo la squadra non gioca con quegli occhi della tigre cui ci aveva abituato fin dall’inizio di questa edizione del World Grand Prix.
1° SET – Il primo set è caratterizzato dall’efficacia delle serbe al muro, dove e azzurro soffrono parecchio, ma soprattutto dai tanti errori in attacco, ben nove, che alla fine diventeranno il saldo più pesante di una frazione giocata fin dall’inizio in affanno e all’inseguimento.
2° SET – Anche se Mazzanti manda alcuni segnali ben chiari durante i time out (“arginare la Boskovic e alzare il livello della ricezione”) l’inerzia del match non cambia. Le azzurre continuano a soffrire e a commettere errori in attacco: serbe che si portano avanti di quattro-cinque punti fin dal nono rally e non scendono mai sotto questo gap. L’Italia soffre questa zavorra e non trova mai né spessore offensivo né soprattutto le chiavi per bloccare la varietà degli attacchi avversari.
3° SET – Fortunatamente le parti si invertono nella terza partita: stavolta è la Serbia a commettere errori piuttosto ingenui in attacco, ma in particolare è tutta la distribuzione del gioco azzurro a girare meglio. I risultati si vedono subito e quella che sembrava una squadra solidissima si sgretola rapidamente. L’Italia si concede il lusso di un paio di break da quattro-cinque punti sontuosi arrivando a un massimo vantaggio di nove punti e chiudendo 25-16.
4° SET – Finalmente l’Italia delle otto vittorie consecutive esce definitivamente allo scoperto: la Serbia si ricompatta dopo una frazione disastrosa e il set si apre con una fase molto equilibrata e qualche pasticcetto delle azzurre. Bastano due richiami di Mazzanti e il gruppo risponde: rabbiosa la reazione azzurra che si porta prima a ridosso e poi davanti alle serbe. Epico il 41esimo rally, uno dei più belli della competizione che porta l’Italia a +4. Finale tiratissimo: la Serbia annulla il gap e si ritrova con tre match point che le tigri annullano al termine di un finale frenetico e convulso tra proteste e, richiami e video challenge. La Serbia al quarto match point chiude la partita e la lunga serie di otto vittorie azzurre: Italia sconfitta ma consapevole una volta di più che quando gioca con la determinazione e quel senso di gruppo feroce che non deve temere nessuno.
Le azzurre adesso attendono il risultato della partita tra Brasile e Olanda, nell’altro girone, per conoscere l’avversaria che affronteranno in semifinale.
QUESTO IL TABELLINO DELLA PARTITA
Serbia-Italia 3-1 (25-18, 25-19, 16-25, 27-25)
Serbia: Busa 2, Zivkovic, Malesevic 3, Antonijevic 2, Veljkovivic 9, Pusic (L), Bjelica 12, Stevanovic 6, Rasic 5, Boskovic 16, Milenkovic 10, Blagojevic. Non entrate: Malagurski, Mihajlovic. Coach Zoran Terzic.
Italia: Sorokaite 22, Loda 8, Bonifacio 10, Malinov 2, Folie 2, Caterina Bosetti 4, Chirichella, Danesi 5, Sylla 1, Lucia Bosetti 11, Parrocchiale (L). Non entrate: Egonu, Orro, De Gennaro (L). Coach Davide Mazzanti.
Arbitri: Espicalsky (Brasile) e Liu (Cile)
Durata Set: 23’, 26’, 28’, 34’ (1.51)
Spettatori: 2000