Di Redazione
Stefano Lavarini sarà il primo allenatore italiano ad allenare in Brasile. Dopo l’ultima buona stagione con Foppapedretti Bergamo, che chiude un ciclo personale portato avanti dal 2011, l’allenatore piemontese è pronto a intraprendere una nuova avventura.
La redazione di Volley NEWS lo ha intervistato per scoprire quali siano le sue considerazioni sulla stagione da poco conclusa, e quali le ragioni determinanti che lo hanno portato ad accettare questa suggestiva proposta brasiliana.
Lascia un campionato Italiano che ha visto trionfare Novara. Lo avrebbe mai immaginato?
“Non sempre viene rispettato il valore sulla carta delle squadre. Non metto in dubbio che Conegliano e Casalmaggiore partissero con delle credenziali migliori, ma esistono anche episodi, stati di forma ed infortuni che possono modificare il percorso delle singole squadre. Novara è riuscita ad arrivare al momento più importante della stagione, i play off, in ottima condizione. Le piemontesi in quella fase sono state le più brave, e quindi meritano pienamente il titolo. Se dovessimo basarci sempre sui pronostici, non giocheremmo neanche”.
Cosa pensa del cambio di guida tecnica che riporta Barbolini in Italia?
“Si tratta di scelte fatte da Novara prima dell’ottimo risultato ottenuto da Marco (Fenoglio ndr). Fenoglio ha dato dimostrazione di essere in grado di potere ottenere lo scudetto con la filosofia del lavoro, ma non discuto comunque le scelte di Novara che di fatto ha sostituto un ottimo allenatore, con un altro grande allenatore del calibro di Massimo Barbolini”.
Sarebbe stato un campionato diverso per Foppapedretti senza gli infortuni?
“Tutti sono convinti di questo, quindi è vero (ride ndr). Credo che sulla carta ci sia mancato un giocatore fondamentale, è vero, ma non posso dire con certezza che con Skowronska la stagione avrebbe avuto un altro epilogo. La cosa che mi piace valutare guardando indietro a questa stagione è che la squadra ha avuto diverse problematiche, che si sono riversate poi anche sugli allenamenti, e nonostante questo tutte le giocatrici hanno affrontato questa annata con la massima professionalità. Invece di pensare a come potesse essere, mi viene più facile ragionare su come le ragazze abbiano reagito alle diverse situazioni”.
Come è nata l’idea di allenare il Minas in Brasile?
“Probabilmente l’occasione nasce dalla volontà del Minas di provare a investire su una filosofia e una metodologia diversa. Qualcosa di differente rispetto alla cultura della pallavolo basiliana. Questa loro esigenza ha incontrato la mia, di volermi misurare con una esperienza totalmente differente da quella del campionato italiano. Ci siamo incontrati subito e abbiamo sposato i rispettivi intenti”.
Quali sono le sue prime sensazioni su questa nuova avventura?
“In questo momento faccio fatica a valutare le mie sensazioni, poiché tutto si è svolto velocemente. Ho avuto poco tempo per pensare, ma la mia voglia di iniziare è riconoscibile dal fatto che arriverò in Brasile già domenica notte, in anticipo, per preparare l’inizio del campionato che inizierà a novembre. Le mie motivazioni sono state quelle di cogliere al volo una occasione unica, con una squadra che ha una cultura diversa dalla nostra”.
Reputa esistano differenze sostanziali tra il campionato Brasiliano e quello Italiano?
“Le differenze nascono dal diverso approccio, anche culturale, a questo sport. Devo tanto a Bergamo, se posso andare a fare questa esperienza è grazie a questa città. Porterò con me lo stile e l’organizzazione del lavoro che mi ha sempre caratterizzato. Sono molto attratto dal fatto di avere 16 settimane per la preparazione di un campionato che inizia a novembre. Diversamente dagli impegni che contraddistinguono i club in Italia, l’approccio del campionato brasiliano porta ad avere una costanza e una continuità di lavoro diversa. Mi piacerebbe che questa cultura giungesse anche nel nostro campionato, dove spesso è penalizzante il periodo che intercorre tra l’ultimo pallone caduto e l’inizio della stagione. Questo discorso è particolarmente interessante per le giovani, che hanno bisogno di continuità per il loro percorso di crescita”.
Come giudica questa prima fase di Volley Mercato?
“Le strategie e le scelte attuate dalle società si traducono in una valutazione ben precisa: il campionato della prossima stagione osserverà una qualità ancora più marcata”.