Spoleto vuole riprovarci di nuovo. Per dare l’ennesima dimostrazione di potenza, di organizzazione, di superiorità. La sua Monini è la sublimazione di un’idea, di un concetto di vita, in cui si raccolgono i frutti di quanto si è seminato.
A tutto campo con Zefferino Monini. Il main sponsor e patron della Monini Marconi, primo tifoso della sua squadra, è uno di quei proprietari a cui piace fare fatti concreti, più che apparire. Sempre pronto a sostenere i suoi ragazzi dalle gradinate del Palarota o in trasferta, con la classe che lo contraddistingue, ha vissuto in “prima linea” tutta la stagione ed è stato tra i primi a consolarli dopo la cocente delusione per l’epilogo di Gara 5 di finale.
Sig. Monini, come giudica questa stagione?
Direi che è stata una stagione esaltante in tutti i sensi, sia nelle vittorie che nelle sconfitte. Abbiamo lavorato di qualità e siamo stati “esagerati” anche nel perdere gara 5 di finale oltre che nel guadagnarci tutte le fasi precedenti (Girone Blu, playoff, semifinale e finale, ndr) con grinta, capacità e bravura. Si può perdere “perdendo” e si può perdere alla grande. Ecco, noi abbiamo senza dubbio perso alla grandissima.
Come si riparte dopo un finale così drammatico, sportivamente parlando?
Si riparte con l’aspettativa di fare un altro campionato di vertice ma senza stravolgere troppo la squadra, perché gli equilibri in campo sono stati buoni per tutta la stagione. Dobbiamo solo rafforzarci in qualche situazione e so che lo staff societario si è già riunito per pianificare il futuro. Da parte mia e dell’azienda che rappresento ci sarà tutto il supporto necessario, a patto però che la società continui ad essere d’esempio per i più giovani. Il mio entusiasmo è vedere tanti bambini e ragazzi che si avvicinano alla pallavolo, il resto viene dopo. Ci saranno senz’altro una serie di cose da valutare per il salto in SuperLega, ma dopo una stagione così l’obiettivo e riprovarci già l’anno prossimo.
L’eventuale approdo nella massima serie avrebbe portato allo scoperto la questione ‘Palazzetto’, vi siete interrogati su questo fronte?
E’ uno dei principali punti di domanda. Anche un eventuale trasferimento a Foligno sarebbe problematico, senza contare che l’entusiasmo che si respira in città, altro grande merito della squadra e dello staff, rischierebbe di perdersi un po’ se non avessimo più questo gioco a Spoleto. Credo che dobbiamo valutare seriamente cosa possiamo fare per accelerare i tempi sulla realizzazione di una struttura che serva alla città non solo come ‘casa’ della Monini Marconi, ma anche per eventi di altri sport, penso in primis alla ginnastica ritmica, e non sportivi. Una struttura, in sostanza, per Spoleto e per gli spoletini, su cui dobbiamo ragionare in termini di sinergie tra pubblico e privato e di dialogo con il CONI, che potrebbe venirci incontro anche in virtù della questione terremoto.
E per quanto riguarda l’interesse di nuovi sponsor e della stessa Lega Volley nei confronti della Monini Marconi?
Questo è un altro capitolo che mi sta molto a cuore. Abbiamo stimolato la curiosità positiva di tanti soggetti, in primis proprio della Lega, sia per il virtuosismo della società nei fatti e nei comportamenti sia per aver valorizzato i talenti di casa nostra, schierando in campo solo giocatori italiani nelle fasi calde della stagione. Credo che sia fondamentale mantenere queste impostazioni se vogliamo continuare a metterci in luce nel panorama del volley italiano, anche di questo va dato merito alla signora Vincenza Mari e al suo staff.
La stima tra main sponsor e staff è senz’altro reciproca, queste le parole del Direttore Sportivo Niccolò Lattanzi: “Personalmente mi ritengo molto soddisfatto per il lavoro svolto dai tecnici e da tutto lo staff, che lavora sempre in sintonia facendo respirare un’aria piacevole e professionale. Fermo restando il grandissimo grazie che rivolgo ai giocatori per aver fatto vivere un sogno a tutta la città, vorrei rivolgere una nota di merito alla società nelle persone della presidente Vincenza Mari e dello sponsor Zefferino Monini, che ci hanno fatto sempre lavorare senza pressioni accordandoci la più totale fiducia. Queste, secondo me, sono le basi per raggiungere traguardi ancora più importanti”.
DS e presidente stanno già pensando a come rendere una squadra già molto forte, ancora più competitiva. La prima conferma, in quest’ottica, è quella del tecnico Riccardo Provvedi, che siederà per il terzo campionato consecutivo sulla panchina olearia. Il rapporto umano che Provvedi è capace di instaurare con i suoi atleti è stato uno dei punti di forza della Monini Marconi che ha stravinto il campionato di B1 e sfiorato la promozione in SuperLega in appena due stagioni. Unito ad un’ottima conoscenza della pallavolo e ad un’attenzione agli aspetti tecnico-tattici quasi maniacale, rendono Riccardo l’uomo giusto per rilanciare le ambizioni della società nel prossimo campionato di A2.
L’ipotesi di un ripescaggio quindi, nel caso in cui Castellana Grotte dovesse rinunciare alla SuperLega non è contemplata dal patron.