Ripetersi. Ripetere l’impresa che hanno iniziato a compiere ieri vincendo contro i padroni di casa della Calzedonia. È questo il compito della giovanissima Bunge che dopo la prestazione perfetta dei giallorossi, dove hanno asfaltato Verona si sono guadagnati l’accesso alla finalissima contro Piacenza di stasera alle ore 20.30.
Prova maiuscola quella della squadra di Soli, con un Lyneel monumentale su tutti ma con un Torres perfetto in attacco, uno Spirito lucidissimo in regia, i centrali sempre presenti, Van Garderen solido e Goi ottimo in ricezione e difesa. Soddisfazione si, ma non festa in casa Bunge «Siamo molto contenti di questa vittoria – afferma il coach ravennate Fabio Soli – e io sono soddisfatto di questa bella prestazione. Siamo scesi in campo per rendere onore a quella che secondo noi è stata una grande stagione, in cui siamo partiti con una squadra giovane e con poca esperienza e cresciuti gara dopo gara. Adesso dovremo usare lo stesso atteggiamento nella finale contro Piacenza, che è più forte di noi.
Sarà dunque il derby emiliano-romagnolo ad assegnare il posto in Challenge Cup per la prossima stagione. Piacenza che ha sconfitto nel pomeriggio di ieri 3-1 (20-25, 25-17, 25-22, 25-18) Monza nell’altra semifinale. Una vittoria per parte nella regular season tra Piacenza e Ravenna, che avrà così l’onore di essere partecipe al passo d’addio di due campionissimi come Zlatanov e Papi che attaccheranno dopo la finale di oggi le scarpe al chiodo dopo due carriere interminabili e piene di grandi soddisfazioni. Piacenza giocherà con Hierrezuelo in regia, Hernandez opposto, le bande Marshall e Clevenot e i centrali Alletti e Di Martino. Ravenna risponderà con la formazione titolare.