Olga Biryukova: “Se non mi divertissi, che senso avrebbe giocare?”

DATA PUBBLICAZIONE
TEMPO DI LETTURA
più di 5 minuti
SHARE
SHARE
TEMPO DI LETTURA
più di 5 minuti

Di Redazione

Classe 1994, una fama di giramondo instancabile e un po’ irrequieta. Olga Biryukova è un personaggio splendido non molto noto al grande pubblico italiano perché in Italia, purtroppo, non ha mai giocato se non di passaggio. Schiaccia per la Dinamo Kazan che ha appena vinto il titolo per la prima volta nella sua storia e che le ha subito rinnovato il contratto. Il suo profilo Instagram tradisce la sua passione per la moda,  la musica, gli Stati Uniti ma anche la sua autoironia che ogni tanto la mette nei guai con il suo allenatore… Rishat Gilyazutdinov.

È vero – ammette – ogni tanto mi richiama e mi dice con tono severo ‘smettila di divertirti, diventiamo più seri’…, ma è successo solo un paio di volte e sempre quando ci stavamo riscaldando. Capita di lasciarsi andare. Per me la pallavolo continua a essere soprattutto un gioco. E se non mi diverto che senso ha giocare?”

In campo è una delle ultime a crollare, è una gran lavoratrice: “Ho imparato con l’esperienza e lavorando molto in palestra che essere attenti e disciplinati serve. Si fa meno fatica in allenamento, si rischia di meno con gli infortuni, si fanno le cose meglio. Mi diverto molto ma sono anche estremamente rigorosa. Spesso capita anche che il mio allenatore mi dica ‘ok, basta lavorare adesso’, ed è una soddisfazione anche questa”.

Gli scherzi con lei nello spogliatoio sono all’ordine del giorno: “Sono convinta che anche l’allenatore rida delle nostre trovate, e sono sicura che l’ambiente dello spogliatoio abbia contribuito al nostro successo di quest’anno. Di flessioni in campo per punizione per qualche scherzo o una battuta ne ho fatte parecchie, ma ero una ragazzina. Quest’anno ci siamo divertite molto: una delle nostre vittime era il nostro libero Anya Podkopaeva. Un paio di volte le abbiamo fasciato le scarpe da ginnastica con il nastro adesivo prima di entrare in campo ed è rimasta in calzettoni. Un’altra le abbiamo nascosto l’asciugamano mentre era sotto la doccia. Ma per pietà non scrivete che siamo delle bulle… si ride sempre tutte insieme”.

Infatti… “Gli spogliatoi femminili non sono materia semplice – dice Olga – a volte scoppiano conflitti stupidi per motivi davvero insignificanti: è successo anche nelle squadre dove ho giocato io. Magari qualcuna si chiude un po’, si parla di mene. Ma finisce lì. E quest’anno è stato tutto splendido. Mai uno screzio.”

Olga passa per essere un carattere tosto, una con la quale è difficile andare d’accordo: “Sono una combattente, una guerriera, ma non sono una persona conflittuale. A volte in campo chiacchiero troppo, parlo con le mie compagne, a volte scherzo anche con le avversarie quando sono amiche, loro lo sanno e sorridono, scherzano anche loro. Gli arbitri a volte mi dicono di stare zitta ma io non offendo nessuno: quando faccio un punto esplodo, non capisco più niente, mi lascio andare. È più forte di me”.

Olga è una social addicted: È vero, mi piace fare post su Instagram e ogni tanto ho anche qualche buona idea. Diciamo che dedico a questa cosa un’ora e mezza del mio tempo, soprattutto quando faccio colazione e quando vado a letto. Lo scorso anno un paio di post sono stati molto divertenti”.

https://www.instagram.com/p/B9TytzalZFQ/

Su Instagram balla, improvvisa sfilate di moda in salotto e si mette in posa in pieno centro con cartelli nei quali dice “no, non sono una giocatrice di basket”. Le sue compagne di squadra sono quasi sempre complici delle sue trovate, in particolare Irina Koroleva ed Elitsa Vasileva: “Le ho costrette a prendere lezioni di ballo e spesso fanno da comparse nei miei video. A volte ridiamo come delle idiote, a volte capita

anche che si pianga insieme. Lo scorso anno quando sono andata negli Usa con Masha Samoileva abbiamo visto New York, Miami, i grandi parchi e quando ci siamo trovati allo Zion National Park in mezzo un tramonto da sogno ci siamo messe a piangere. È stata una grande emozione che ci ha travolto”.

Le mancano le emozioni forti: “Amo le montagne russe, il parapendio, il bungee jumping ma mi sono dovuta rilassare. Alla Dinamo hanno scritto espressamente sul contratto che tutte queste cose non le posso fare se voglio ancora avere un lavoro…”

Contratto rinnovato e senza discussioni: “Forse potevano arrivare anche altre offerte ma con il mio agente ne abbiamo parlato in breve e abbiamo deciso che non valesse la pena cambiare ora perché il meglio alla Dinamo deve ancora venire. È vero che abbiamo vinto ma non abbiamo nemmeno potuto festeggiare, abbiamo appena iniziato il nostro lavoro e c’è ancora molto da fare e moltissimo da divertirsi insieme”.

https://www.instagram.com/p/B–H1BJFezG/

(Fonte: Sport Gazeta)

CONDIVIDI SUI SOCIAL

Facebook

ULTIMI

ARTICOLI