Douglas Souza: "Voglio essere ricordato come il primo omosessuale a giocare ad alto livello in Brasile"

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Di Redazione

Lo schiacciatore della nazionale brasiliana Douglas Souza, 25 anni ad agosto, ha partecipato a una videochat con i tifosi in diretta sul profilo del suo club, il Funvic Taubaté. Una chiacchierata di quasi 45 minuti in cui il giocatore ha parlato dei numerosi successi della sua carriera (oro alle Olimpiadi 2016, argento ai Mondiali 2018 e scudetto nel 2019) ma anche di temi molto personali, come la sua omosessualità dichiarata.

Voglio essere ricordato per aver fatto la storia – ha detto Douglas – come il primo giocatore omosessuale ad alto livello nella pallavolo brasiliana. Voglio essere un esempio per le persone che si sentono “fuori dagli standard”. Io sono decisamente fuori dagli standard: basta guardare il mio fisico. Se ce l’ho fatta io, un ragazzino magro e minuto delle zone interne di San Paolo, ce la puoi fare anche tu“. A questo proposito il giocatore ha anche rivelato di odiare il soprannome “Magrinho“: “Non mi piacciono i nomi che prendono in giro le caratteristiche fisiche delle persone, vorrei essere chiamato Douglinhas o solo Do“.

Douglas Souza ha dichiarato di voler continuare la sua carriera nel Taubaté, ma ha anche un sogno per il futuro: “Voglio giocare all’estero. Dico sempre che vorrei concludere la mia carriera in Giappone. Ho sempre amato la cultura giapponese, sono stato lì e ho visto come funzionano le cose. Sogno di avere un ingaggio lì“.

Nel corso dell’intervista, riportata da Web Volei, c’è stato anche un divertente siparietto: la madre di Douglas, Elisangela, è intervenuta per chiedere al giocatore se si stesse alimentando bene durante la quarantena. “Certo che sì – ha risposto il nazionale verdeoro – mi sono già mangiato le tre uova di Pasqua che mi hai mandato!“.

(fonte: Web Volei)

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Firma protocollo Fipav Fivb

Fipav-Fivb: firmato il protocollo per lo sviluppo della pallavolo

Attività internazionale

Nella suggestiva location dello Stadio dei Marmi, affollata da migliaia di bambini presenti per l'evento Volley S3 di Roma, si è tenuta oggi la firma del protocollo di collaborazione tra la Federazione Italiana Pallavolo (Fipav) e la Federazione Internazionale (Fivb). Il numero uno federale Giuseppe Manfredi e il presidente della Fivb Dr. Ary S. Graça Filho, davanti al presidente del CONI Giovanni Malagò, hanno siglato un accordo attraverso il quale si impegnano a mettere in atto dei progetti per supportare e far crescere le federazioni pallavolistiche meno sviluppate.
Alcuni dei punti chiave del protocollo sono: il trasferimento delle conoscenze, la messa a disposizione di strutture e materiali, la condivisione di figure professionali ed esperti di vari settori, la promozione della pallavolo attraverso degli ambasciatori.

La Fipav è stata la prima federazione a siglare quest’accordo che nelle prossime settimane vedrà l’adesione di altre importanti realtà pallavolistiche mondiali. “Siamo molto felici di collaborare con la Fivb per la messa in atto di questo protocollo – le parole del presidente Fipav Giuseppe Manfredi – Già con la Confederazione Europea abbiamo iniziato un percorso per sostenere e aiutare la crescita delle federazioni meno sviluppate. Attraverso questo accordo riusciremo ad avere un progetto organico e poter essere ancora più efficaci. Io sono convinto che se vogliamo migliorarci abbiamo bisogno di far crescere anche altre federazioni, un divario troppo marcato danneggia tutto il movimento del volley”.

Il nostro obiettivo è sostenere e aiutare quelle federazioni dove la pallavolo fatica a crescere - il commento del presidente Fivb Dr. Ary S. Graça - Vogliamo avere molte più nazioni competitive, in maniera da alzare il livello del volley mondiale. Non mi riferisco solo all’Africa, ma anche a tante altre nazioni che possiamo sostenere attraverso l’utilizzo dei nuovi supporti tecnologici. Siamo molto felici che la Federazione Italiana Pallavolo sia stata la prima a firmare questo accordo, nelle prossime settimane si aggiungeranno altre federazioni. La Fivb crede fortemente in questo progetto e farà del suo meglio per raggiungere gli obiettivi prefissati”.

Questo è un protocollo molto interessante, che pone l’attenzione su un problema comune nello sport: un divario sportivo troppo ampio tra realtà diverse.  – l’analisi del Presidente Coni Giovanni Malagò – Anche il CIO sta dando sempre più importanza al tema della solidarietà olimpica, far crescere lo sport, in questo caso la pallavolo, in più paesi significa valorizzare tutto il movimento mondiale del volley. La Pallavolo ha un grande patrimonio e sono sicuro lo sfrutterà nel migliore dei modi per crescere ulteriormente.”

All'evento hanno partecipato il vice presidente senior CEV Renato Arena, il direttore generale Fivb Fabio Azevedo, il vice presidente Luciano Cecchi, il segretario generale Stefano Bellotti, l'ex campione brasiliano Giba, oltre ad Andrea Lucchetta e Valerio Vermiglio, entrambi impegnati nella tappa del Volley S3.

La foto-gallery dell’evento è disponibile QUI

(Fonte: comunicato stampa Fipav)