Di Eugenio Peralta
Tutto come da pronostico, forse persino un po’ oltre. La finale della 42esima Coppa Italia A1 femminile se la giocheranno domani al PalaYamamay Imoco Volley Conegliano e Unet E-Work Busto Arsizio, le prime due della classifica del campionato e le grandi favorite della vigilia. Le due finaliste sono protagoniste di altrettanti netti successi per 3-0, identici nella sostanza anche se diversi nella forma: dopo la cavalcata vincente dell’Imoco contro Scandicci, sono le farfalle a fare felice il pubblico di casa al termine di un match più equilibrato, almeno per due set, contro una Saugella Monza in versione d’emergenza.
La squadra dell’idolo di casa Carlo Parisi si presenta infatti a Busto senza un’altra grande ex, Floortje Meijners, bloccata dall’influenza. Un’assenza pesante che limita notevolmente le alternative a disposizione del tecnico delle monzesi, anche se non gli impedisce di provare tutte le varianti possibili: funziona male la prima con Plummer opposto e Mariana in posto 4, molto meglio la coraggiosa seconda versione, con la statunitense spostata in banda e Ortolani opposto.
Ma la coperta brianzola alla fine risulta corta, perché dall’altra parte c’è una UYBA tanto attenta in difesa e in ricezione quanto fisicamente straripante: l’arma in più stavolta è il servizio di Orro, che fa la differenza sia nel primo set (il break di 12-8 non viene più recuperato) sia nel secondo, ben più combattuto (20-17). Nel terzo parziale è Monza che spinge finalmente in battuta e, grazie all’asso nella manica Squarcini, riesce in un recupero “impossibile” dal 15-10 al 18-18; ma proprio nel momento più difficile Busto tira fuori gli artigli e, trascinata da una Britt Herbots come sempre straripante per grinta e carattere, piazza il break decisivo (21-18).
I numeri parlano di una ricezione su livelli eccezionali per la squadra di casa (67% di positiva e 44% di perfetta), con Karsta Lowe (14 punti) come miglior terminale offensivo e Haleigh Washington (10 punti con il 70%) a far saltare il banco così com’era successo nei quarti contro Firenze. Prova solidissima anche per Sara Bonifacio, autrice di 3 muri-punto.
Da parte monzese da sottolineare il buon impatto di Serena Ortolani, mentre Kathryn Plummer (10 punti ma con il 22% in attacco e il 26% in ricezione) è ancora troppo acerba per partite di questo livello. I problemi principali restano però il rendimento delle palleggiatrici e di una Orthmann che fatica a ritrovare i ritmi dello scorso anno. C’è da lavorare per Parisi, mentre Lavarini può sorridere: per Busto è la seconda finale nella storia e la prima, nel 2012, terminò con l’unica vittoria. Domani (ore 18, diretta tv su RaiSport+ HD) le farfalle avranno però bisogno di qualcosa in più per contendere il trofeo all’Imoco, anche dal punto di vista del pubblico, che oggi è stato ben lontano dal garantire il sold out.
Unet E-Work Busto Arsizio-Saugella Monza 3-0 (25-16, 25-21, 25-22)
Unet E-Work Busto Arsizio: Washington 10, Bici, Herbots 12, Wang, Gennari 3, Cumino ne, Orro 3, Leonardi (L), Villani ne, Lowe 14, Piccinini ne, Bonifacio 8, Cucco (L) ne, Berti ne. All. Lavarini.
Saugella Monza: Ortolani 8, Mariana 1, Donadoni (L) ne, Squarcini 2, Heyrman 7, Di Iulio 1, Skorupa, Danesi 3, Orthmann 8, Obossa ne, Bonvicini, Parrocchiale (L), Plummer 10. All. Parisi.
Arbitri: Cappello e Zanussi.
Note: Spettatori 3257. Busto Arsizio: battute vincenti 3, battute sbagliate 6, attacco 38%, ricezione 67%-44%, muri 8, errori 19. Monza: battute vincenti 2, battute sbagliate 12, attacco 30%, ricezione 59%-29%, muri 5, errori 25.