Di Paolo Cozzi
Per due set non è stata la sua Cucine Lube Civitanova, poi qualcosa è scattato nella squadra di Fefè De Giorgi ed è arrivata la rimonta dallo 0-2 su Trento che ha condotto i cucinieri fino alla finale di Del Monte Coppa Italia. Qual è stata la molla? “Ho detto ai giocatori che queste sono partite secche, che non hanno storia – spiega nel dopopartita l’allenatore della Lube – che durino un’ora o due, bisogna arrivare alla fine. L’importante era continuare a pensare a una cosa: giocare meglio, non mollare“.
“Dovevamo giocare meglio noi – chiarisce De Giorgi – mettere un pochettino più in difficoltà la loro ricezione, prendere qualche difesa, pensare alle cose concrete che noi abbiamo nelle corde. Non ho dovuto chiedere ai ragazzi delle cose che non sappiamo fare, li ho focalizzati su questo“.
“Vincere contro Civitanova è come scalare una montagna molto alta: stasera abbiamo fatto qualche passo di avvicinamento alla cima senza però riuscire a piantare la bandierina – ha spiegato a fine gara l’allenatore dell’Itas Trentino Angelo Lorenzetti – . Non dobbiamo demordere, perché lo sport ci insegna che queste sono imprese possibili e la squadra oggi ha fatto tanto sotto tutti i punti di vista. Nel terzo set la Lube ha preso in mano le redini del match perché abbiamo iniziato a soffrire in ricezione, mentre nel quarto non siamo riusciti a gestire al alcune situazioni di attacco che in precedenza ci erano riuscite meglio. Al tie break siamo tornati a giocare punto a punto, perdendo solo per un dettaglio nella fase finale”.
(fonte: Comunicato stampa)