Di Redazione
“La ripartenza dello sport: il punto di vista di un grande tecnico”: questo il tema sviluppato nella nuova puntata del format online “Talking Plus, pillole di sport” sulla pagina facebook di SG Plus che ha avuto come ospite il coach dell’Allianz Powervolley. Il tecnico di Milano, assieme al CEO di SG Plus Roberto Ghiretti, ha affrontato e discusso i temi principali del futuro che riguarda lo sport, ed in particolare la pallavolo, necessariamente condizionato dall’emergenza COVID19.
«Come ripartire? Una delle chiave vincenti sarà quella di ripartire tutti insieme e non come spesso capita di vedere ancora ora tutti contro tutti– commenta Piazza –. E parlo di situazioni a livello globale (politico, sociale ed anche sportivo). Non tutti contro tutti quindi, ma tutti con tutti. Bisognerà lavorare meglio con la base che ci permetterà di arrivare lontano. Sarà importante un proficuo lavoro sul territorio. Ripenso quindi alle parole del mio maestro Bebeto: lui non si riferiva solo alla pallavolo, ma anche al mondo del calcio. Sarà molto importante investire sul territorio, in connubio con la base di ogni sport senza andare a cercare giocatori “lontano da casa”, come diceva. Nell’ultimo periodo si è lavorato troppo a piramide inversa: la base invece si deve allargare sempre di più per permettere ad uno di quei giocatori di quella stessa base di arrivare ad alto livello e sarà il valore di tutti, perché tutti ci hanno messo qualcosa». Necessarie dunque alleanze tra la base ed il vertice. «La nostra storia recente, anche nella pallavolo, ci insegna che sempre più spesso si sono tolte risorse alla base per favorire l’altissimo livello. Mi auguro che questo periodo ci aiuti a costruire una base più solida e, con il tempo e conseguentemente, una vetta sempre più alta in tutti gli sport. Per fare questo serve collaborazione, coesione e la necessità di mettere tutti quanti la stessa energia». Uno step importante sarà quello di superare gli egoismi e riscoprire i valori profondi dello sport. «Sarà necessario riscoprire questi valori, ma anche la meritocrazia. Siamo ancora “saldi” al discorso dello sport autoreferenziale. Chi è bravo deve riuscire ad arrivare, ma deve anche aiutare chi ha accanto e chi ha di fronte. Per raggiungere il flow, bisognerà mettere da parte l’interesse personale e pensare al divertimento vero e proprio. Servono risorse: è importante che chi ci governa sappia che lo sport va aiutato anche in questa direzione». Il presente però impone l’attesa. «Oggi lo sport deve fare per certi versi un passo indietro – prosegue Piazza –. La scienza sta lavorando contro questo virus, ma questo tempo dobbiamo sfruttarlo per prepararci a quando ripartiremo con più tranquillità e sicurezza. Ma questa attesa non vuol dire che ora non possiamo fare niente. Sono d’accordo con le parole di Velasco: “facciamo che vada tutto e non che si dica genericamente andrà tutto bene”».
Ma come vive questo periodo un allenatore? «Noi tecnici possiamo continuare ad informarci, studiare e rimanere aggiornati. Quando si potrà tornare in palestra? Ce lo diranno i medici, rispettando ciò che ci viene detto in maniera scrupolosa. Oggi lo sport è vissuto a distanza, ma non dobbiamo dimenticarci che lo sport è da sempre un momento di aggregazione. Per quanto riguarda gli atleti invece quello che possiamo fare in questo momento è tenerli fisicamente in condizione e concentrati con la testa attraverso alcuni test tramite pc. Questo vale sia per lo sport di vertice sia per le società di base».
(Fonte: comunicato stampa)