Di Redazione
II libero di Lagonegro, Marco Santucci, traccia il bilancio di una stagione senz’altro non semplice anche e non solo per il Covid19.
Il campobassano, intervistato da Primo Piano – Molise esordisce: «Per noi senz’altro è stata una stagione molto travagliata sin dall’avvio perché abbiamo vissuto anche la sciagura dello scoperchiamento dell’impianto di Lauria dove giocavamo con la morte di una ragazza giovane. Da lì abbiamo dovuto fare i conti con una serie di contrattempi con il trasferimento a Corigliano per le gare interne con tutti i disagi che ne sono derivati. Quest’emergenza sanitaria così ha finito per rappresentare lo stop definitivo, tra l’altro cristallizzando quella che era la situazione in classifica».
Da ex protagonista della Superlega con Sora, Santucci entra anche nel merito della chiusura del massimo torneo nazionale e delle polemiche successive. «Su questo fronte, sarei stato a favore della possibilità di terminare il campionato aspettando il più possibile quella che sarebbe stata l’evoluzione della situazione perché navighiamo a vista in tutti i settori, quindi secondo me, anche nello sport, considerando il fatto che tutte le competizioni estive nazionali ed internazionali sono state annullate, si poteva aspettare la data del 3 maggio ed anche giugno perché, al di là degli interessi, si sarebbe potuto dare un segnale di ripresa anche da parte del mondo dello sport. Poi, magari, come ho già detto in più di una circostanza parlando coi miei compagni di squadra, sarebbe stato uguale ed avrebbero annullato le competizioni, però, sarebbe stato giusto attendere un attimo visto che abbiamo tutta l’estate davanti, siamo atleti ‘professionisti’ e non vedo per quale motivo ci siamo arresi cosi facilmente».
Una situazione — quella della pandemia — che finirà per avere un peso anche su una disciplina come il beach volley da sempre cara per il giocatore campobassano. «Con la mia Accademia le attività sono state sospese da oltre un mese e mezzo. Abbiamo terminato il torneo invernale e tutte le altre attività correlate. La struttura è stata chiusa e non sappiamo quando riaprirà perché da quello che leggo strutture, palestre e centri sportivi saranno gli ultimi a riaprire per non favorire assembramenti di persone. Per quanto riguarda il beach agonistico, invece, la speranza è che anche nella fase finale dell’estate tra agosto e settembre si possa tornare in campo, anche se non saprei cosa dire perché davvero si naviga a vista non si sa cosa succederà domani e quali saranno le ripercussioni su tutto».
Quanto ad un bilancio della propria stagione a livello personale, Santucci riconosce come sia stata «una stagione migliore rispetto a quella precedente funestata anche da problemi di carattere fisico. Mi sono trovato bene con il club, con la squadra e con i compagni. Avevamo un obiettivo, quello di centrare i playoff e dopo l’ultima vittoria a Castellana Grotte eravamo lì lì per giocarcela con ancora tre partite da disputare e quindi posso dire che è stato un torneo indubbiamente positivo e, nella prossima stagione, avendo un biennale con tutta probabilità resterò lì. Ho parlato col presidente prima di andare via. Lui è carico per la stagione prossima e vorrebbe fare una squadra leggermente più competitiva. Personalmente, a trentasei anni non posso chiedere di meglio attualmente e quindi la mia scelta dovrebbe essere orientata sulla permanenza»