Di Redazione
Valentina Diouf non chiude alla possibilità di un rientro in Italia. In un’intervista rilasciata oggi a Piero Giannico per Tuttosport, l’opposta milanese – che ha disputato l’ultimo campionato coreano con la maglia del KGC Ginseng, come ha raccontato nel nostro colloquio di qualche settimana fa – parla anche del suo futuro e, , non esclude il ritorno a casa: “Ho lasciato le porte aperte a tutti, valuto l’offerta che mi alletterà di più e la prenderò in considerazione. Di certo al KGC mi sono trovata benissimo e non mi hanno fatto mancare nulla, a partire dal rispetto degli obblighi contrattuali“.
La società coreana, infatti, ha saldato il 100% dei compensi nonostante la stagione si sia chiusa in anticipo a causa dell’emergenza coronavirus: “Non sarà il campionato più importante del mondo – dice Valentina – ma in fatto di serietà posso solo parlare bene del movimento pallavolistico coreano e dei club“. E sulla proposta di adottare anche per il campionato italiano criteri restrittivi sul modello NBA aggiunge: “Sarei felicissima se si potesse attuare questo progetto. Il problema è che le giocatrici devono essere tutelate, gli stipendi vanno pagati al 100%. Non solo non siamo riconosciute come professioniste, ma nessuno ci paga i contributi“.
La nazionale resta nei pensieri di Diouf: “Non chiudo le porte, anche perché il mio sogno è tornare a indossare la maglia azzurra e poter partecipare alle Olimpiadi“. Nel ruolo di opposto, però, c’è una certa Paola Egonu: “Il problema non sarebbe mio, ma del Commissario Tecnico che ci potrebbe convocare… Scherzi a parte, più forti siamo, più possiamo puntare a portare in alto il volley azzurro“.