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Paolo Alborghetti pensa all’addio: “È molto probabile che lasci la pallavolo”

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Di Roberto Zucca

Solo qualche settimana fa, il suo nome è balzato in cima alla cronaca sportiva per la strenua lotta che la sua Bergamo e la sua famiglia hanno fatto nei confronti dell’emergenza sanitaria del coronavirus. Purtroppo il Covid è riuscita a vincere qualche battaglia contro la famiglia di Paolo Alborghetti, ma la guerra alla fine sembra stia dando ragione a Paolo e a tutta la sua amata città:

Le scorse settimane sono state molto dure, soprattutto per la mia famiglia. Ho perso zio Tullio e zio Enrico, parenti da parte di mamma, con i quali ero molto legato. E pensare che quest’anno avevo trascorso le festività natalizie con loro perché dopo qualche anno sono rientrato nella squadra della mia città

Come sta ora?

Ci siamo fatti forza. In queste circostanze è importante reagire. Ho visto la forza di mia madre nell’affrontare il tutto e mi è bastata per andare avanti. Vedo che a Bergamo si va verso un lento miglioramento. Sono stati giorni difficili. Mi auguro che si possa uscire presto da tutto questo”.

Prima che succedesse tutto lei stava affrontando una bellissima stagione all’Olimpia Bergamo.

Una bella stagione, culminata con una Coppa Italia conquistata a Bologna e con una stagione chiusa da secondi in classifica. C’erano tutti i presupposti per disputare un buon play off. Ma è stato giusto sospendere tutto”.

In queste settimane si parla di ingaggi e di prossima stagione. Che novità ha Alborghetti?

Niente di più di quello che è stato dichiarato dalla Lega e dalla Federazione. Stiamo parlando con i vari giocatori di tutte le società. È logico che su questi temi bisogna coalizzarsi”.

Direi associarsi. Mi spiega perché non avete mai lavorato seriamente ad un’associazione atleti che vi tutelasse?

È una bella domanda e onestamente non ho una risposta pronta. Potrei dire che forse non si sentiva l’esigenza così forte come ora. O posso dirle che lavorare su un tema simile richiede tempo e sforzi che nessuno si è preso prima di questo momento

Servirà per i prossimi anni soprattutto?

Sì. Spero per chi verrà dopo che si possa riuscire a costituire un organismo di rappresentanza. Anche se io non so se continuerò dopo questa stagione. Domina l’incertezza e nei prossimi anni si vivranno situazioni difficili. Mancanza di sponsor, investimenti, ad esempio. Forse si punterà sui giovani”.

Mi sta dicendo che lascerà la pallavolo?

È molto probabile. Vorrei restare nell’ambiente, magari anche nella mia stessa società. Negli scorsi anni ho iniziato ad allenare. Respirare il campo mi mancherà, ma restare nell’ambito mi aiuterebbe a non uscire del tutto da una carriera che amo molto”.

Se non dovesse lasciare? Avrebbe fatto la Superlega con Bergamo a 33 anni?

Non penserei di rientrare in un progetto simile. Però certo che mi sarebbe piaciuto. Ho disputato la A1 tanti anni fa e l’esperienza a Montichiari la ricordo ancora tra le più belle”.

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