Di Redazione
Con una decisione senza precedenti, la CEV ha deciso ieri di sbloccare fondi per un valore complessivo di 11,5 milioni di euro, nel quadro di quello che viene definito un “Piano Marshall” per salvare il volley europeo dalla crisi conseguente alla pandemia di coronavirus. A dettagliare maggiormente il tipo di supporto che verrà offerto ai club e alle Federazioni nazionali è il presidente Aleksandar Boricic, in un’intervista diffusa oggi dall’ufficio stampa della Confederazione europea.
“Agiremo da mediatori – spiega Boricic – per trovare soluzioni ideali per tutti i nostri membri, e cercheremo di essere sempre flessibili nei loro confronti. Applicheremo questo approccio nel riprogrammare le competizioni rinviate, ma anche nel liberare i diritti di marketing e nel fornire supporto economico ai team organizzatori e a quelli ospiti; inoltre, sosterremo con aiuti diretti i club e le Federazioni. Ripartiremo, quando sarà possibile, mantenendo sempre come priorità assoluta la salute dei nostri associati“.
“È difficile – ammette il presidente CEV – prevedere fino a che punto la crisi colpirà non soltanto la pallavolo, ma l’economia globale; e ci rendiamo conto che ne subirà le conseguenze anche chi lavora alla base del movimento, non solo l’élite. Ma restare uniti è la cosa migliore da fare, e noi supporteremo i club con importanti contributi in denaro, ben sapendo quanto sia importante il ruolo dei club“.
Riguardo alle competizioni, Boricic è prudente: “Molto dipende da quanto riusciremo a controllare la diffusione del virus. Abbiamo dovuto cancellare le Coppe e la European League, ma pensiamo ancora di poter disputare le fasi preliminari e quelle finali degli Europei giovanili, le qualificazioni agli Europei 2021 e un certo numero di tornei di Beach Volley. Nel caso in cui non potessero essere organizzati, abbiamo già definito un piano per trovare date e soluzioni alternative“.
La crisi potrebbe anche influire sul planning delle prossime stagioni: “Voglio vedere questa situazione come un’opportunità per favorire il dialogo – spiega Boricic – più che come un ostacolo. Il coronavirus ha fermato lo sport in tutto il mondo, dunque siamo tutti sulla stessa barca e speriamo di poter instaurare un dialogo franco e continuo. È quello che alla CEV abbiamo sempre cercato e continueremo a farlo, con uno scambio di vedute per trovare soluzioni comuni, in uno spirito di solidarietà“.
(fonte: Cev.eu)