Di Redazione
Se si pensa ad una bandiera per Cantù non si può che pensare a lui, Dario Monguzzi.
Il capitano, e nella città comasca dal 2005, per Monguzzi Cantù “è una seconda casa, o forse anche la prima, visto che passo più tempo qui, al Parini, piuttosto che dove abito».
Nell’intervista rilasciata a La Provincia, il numero 3, stila un resoconto della stagione pensando anche al futuro che, se fosse per lui, sarebbe sempre con la stessa maglia.
«Purtroppo la stagione è terminata con la salvezza a tavolino dovuta a i problemi sanitari che tutti conosciamo. Credo sia stato giusto interrompere il campionato vista l’emergenza. Non c’era altra soluzione adottabile, anche perché si sono prese in considerazione un sacco di alternative, ma poi c’erano un sacco di complicazioni per attuarle».
Un po’ di amaro in bocca, inutile nasconderselo, c’è. Il campionato, infatti, non è partito sotto la migliore delle stelle e, tra difficoltà oggettive, il roster ringiovanito in estate dalla società non ce l’ha fatta a tenere il passo delle migliori.
«Quest’anno la squadra è stata adeguatamente allestita per la salvezza, ne sono convinto. La speranza c’è sempre stata, anche se è stata viziata, in un modo o nell’altro, da mille infortuni e mille problemi. Ne abbiamo avute veramente troppe. Penso alla prima retrocessione di Cantù dalla A2 con un susseguirsi di infortuni, stop e problemi che sembrava non finissero mai. Ecco, quest’anno è stata la stessa cosa».
La differenza, ed è triste da ammettere, l’ha fatta il coronavirus, con la decisione di concludere anzitempo i tornei nazionali, tutti, senza vincitori né sconfitti. Una scelta, quella della Fipav, che per Cantù s’è tramutata nel lasciapassare per la permanenza in A2. Dire quale sarà il futuro, al momento, è difficile. Di certo c’è che si ripartirà dall’accordo con il Consorzio Vero Volley, scelta presa dal presidente Molteni per dare continuità alla società. «Ora la cosa più importante è mantenere la forma, così da farsi trovare pronti per l’inizio della preparazione della prossima stagione»
La notizia dell’accordo con il Vero Volley Monza gli è stata comunicata direttamente dal presidente Ambrogio Molteni giovedì sera, nel corso di un videoincontro con tutta la squadra. «Quando si parla di giovani debbono essere ammessi anche tanti errori, altrimenti non sarebbero giovani. Per questo, sarà importante sceglierli accuratamente, affinché garantiscano un minimo di rendimento perla categoria», prosegue.
«Esprimerò la mia volontà di proseguire, nonostante mi renda conto di non essere più un giovane talentuoso. Spero di poter essere considerato per dare il mio apporto alla causa», conclude.