Di Redazione
Dopo le numerose polemiche suscitate dalla pubblicazione del report “Lo sport riparte in sicurezza“, consegnato dal Coni al Ministero dello Sport, il documento redatto dal Politecnico di Torino sui fattori di rischio di contagio da coronavirus nell’attività sportiva è stato oggi aggiornato alla “Versione 2”. I cambiamenti sono rilevanti: dalla nuova versione, che conta soltanto 83 pagine rispetto alle iniziali 404, è infatti scomparsa la parte realizzata dal Coni e contenente le tabelle sui livelli di rischio compilate dalle singole Federazioni ed enti di promozione sportiva. Proprio l’aspetto che aveva scatenato la discussione, ponendo la pallavolo al massimo grado di pericolosità tra le varie discipline.
Nel nuovo documento è invece inalterata la parte introduttiva, che identifica le caratteristiche del virus, i fattori di rischio, le misure di protezione e prevenzione, i metodi di sorveglianza e vigilanza: tutte indicazioni già recepite dall’Ufficio Sport nella definizione delle Linee Guida per la ripresa degli allenamenti pubblicate ieri.
Inalterati rispetto alla prima versione anche gli allegati, in cui, fra l’altro, il report classifica le attività sportive in otto classi di rischio crescente (da 1 a 8) a seconda delle loro caratteristiche. Tra gli esempi è citata anche la pallavolo, considerata di “classe 4” (quindi a rischio medio) per il riscaldamento dinamico, l’attività di potenziamento muscolare e l’allenamento sui fondamentali, e di “classe 5” per l’allenamento di squadra e la partita. Livelli da tenere sotto controllo, ma ben lontani dal rischio 8 di una gara di atletica su distanze superiori agli 800 metri o di una regata velica, per citare due esempi. Gli allarmi possono dunque rientrare, sempre che vengano osservate le opportune misure di sicurezza identificate nel documento.
(fonte: Gazzetta dello Sport)