Di Redazione
Il Consiglio dei Ministri ha approvato ieri il cosiddetto Decreto Rilancio, contenente una serie di misure per contenere la crisi legata all’emergenza coronavirus. Tanti i provvedimenti legati allo sport contenuti nella bozza del decreto (il testo definitivo non è ancora disponibile): esaminiamoli uno per uno.
Innanzitutto, come anticipato dal Ministro dello Sport, il governo innalza a 200 milioni di euro il tetto massimo di spesa per l’erogazione dei contributi di 600 euro ai titolari di contratti di collaborazione sportiva: una platea stimata in circa 165mila lavoratori, cioè tutti coloro per i quali lo sport è l’unica fonte di reddito. Chi ha già ricevuto il contributo per il mese di marzo da Sport e Salute lo otterrà automaticamente anche per i mesi di aprile e maggio. Inoltre (ma questa norma non riguarda purtroppo il volley) i lavoratori iscritti al Fondo Pensione Sportivi Professionisti, con retribuzione annua non superiore a 50mila euro, potranno accedere alla cassa integrazione per un massimo di 9 settimane.
Per le Federazioni, le società sportive e gli enti di promozione sportiva, inoltre, è prorogata fino al 30 giugno la sospensione dei versamenti delle ritenute sui redditi di lavoro dipendente e assimilati, dei contributi previdenziali e assistenziali e dei premi per l’assicurazione obbligatoria. I versamenti potranno essere effettuati entro il 16 settembre, con le modalità di rateizzazione già previste dal precedente decreto. Sospesi anche gli adempimenti fiscali per gli stessi soggetti.
C’è poi il Capo IV del decreto, interamente dedicato alle “Misure per lo sport“, con una serie di interventi a favore delle associazioni sportive. La sospensione dei canoni di locazione per gli impianti sportivi pubblici è prorogata fino al 30 giugno e potrà essere richiesta la revisione delle concessioni in scadenza entro il 31 luglio 2023; inoltre, il canone sarà ridotto al 50% per le mensilità da marzo a luglio 2020. I titolari degli abbonamenti a palestre, piscine e impianti sportivi avranno diritto al rimborso degli importi già versati, che potranno essere erogati anche sotto forma di voucher utilizzabili entro un anno.
Viene inoltre istituito un Fondo per il rilancio del sistema sportivo nazionale finanziato con lo 0,3% della raccolta da scommesse su eventi sportivi, e comunque non inferiore a 40 milioni di euro per il 2020 e 50 milioni all’anno per 2021 e 2022. Le risorse del fondo saranno gestite dall’Ufficio Sport della Presidenza del Consiglio.
Il decreto consente alle Federazioni di prendere provvedimenti in deroga all’ordinamento vigente sulla sospensione e l’annullamento dei campionati e la determinazione delle classifiche finali, semplificando notevolmente l’iter per eventuali ricorsi e controversie per evitare la paralisi della giustizia sportiva. In sintesi, l’unico organo competente sarà il Collegio di giustizia sportiva e sarà previsto un rito speciale accelerato per la definizione dei giudizi davanti a TAR del Lazio e Consiglio di Stato.
L’ultima novità riguarda i biglietti già venduti per eventi sportivi non disputati: a questi casi si applicheranno le norme già previste per spettacoli ed eventi culturali. L’acquirente dovrà quindi presentare istanza di rimborso (entro 30 giorni dalla pubblicazione del decreto) e dovrà essere risarcito entro un mese attraverso un voucher di pari importo, da utilizzare nell’anno successivo.
(fonte: Money.it)