Torna anche quest’anno il Modena Volley Summer Camp dall’8 giugno al 17 luglio

DATA PUBBLICAZIONE
TEMPO DI LETTURA
più di 5 minuti
SHARE
Foto Ufficio Stampa Modena Volley
SHARE
TEMPO DI LETTURA
più di 5 minuti

Di Redazione

Non è stato semplice, ma finalmente ci siamo, siamo pronti ad accogliere i bambini e i ragazzi al PalaPanini in condizioni di assoluta sicurezza. Proprio così, Modena Volley riparte e riparte dai Summer Camp, una delle attività che rendono speciale l’estate di chi ama il gialloblù. Si spalancheranno dunque nuovamente le porte del Tempio, che accoglierà i ragazzi in due tipologie di Camp:

Il Mini Camp – dal lunedì al venerdì con formula solo mattina (8:30 – 14:00) dall’8 al 26 giugno e full day (8:30 – 17:30) dal 29 giugno al 17 luglio – è il camp dedicato ai nostri tifosi più giovani, dai 6 ai 9 anni.Saranno disponibili solo 7 posti a settimana e il gruppo avrà un istruttore dedicato per tutta la settimana.Le attività del camp saranno primariamente ludiche: i bambini potranno così muovere i loro primi passi nel mondo della pallavolo attraverso il gioco e il divertimento, seguiti da uno staff preparato e competente, in modo tale da assicurare loro una settimana indimenticabile all’interno del Palapanini.

Il City Camp – dal lunedì al venerdì con formula solo mattina (8:30 – 14:00) dal 8 al 26 giugno e full day (8:30 – 17:00) dal 29 giugno al 17 luglio – accoglie tutti i ragazzi dai 10 ai 17 anni di qualsiasi livello di abilità.I ragazzi verranno divisi in gruppi da 7 per il gruppo dai 10 agli 11 anni e in gruppi da 10 bambini per i ragazzi oltre i 12 anni.

Ogni gruppo avrà almeno un istruttore dedicato e sarà sempre lo stesso per tutta la settimana. Per quanto possibile, i ragazzi verranno anche divisi in gruppi omogenei sulla base del livello di abilità, in modo tale da garantire il massimo divertimento e coinvolgimento per tutti, insieme ad un percorso di miglioramento della tecnica individuale coerente con il livello dei ragazzi.

Presto scopriremo se sarà possibile organizzare il nostro camp anche a Cervia, in riviera romagnola: due settimane sulle rive dell’Adriatico in cui i ragazzi potranno alternare momenti di pallavolo a momenti di relax in spiaggia, godendosi insieme ai nostri allenatori un’estate di sport al meraviglioso Bagno Fantini.

Per i nostri tifosi lombardi sarà disponibile da quest’anno il City Camp di Assago. In collaborazione con i nostri partner di AL2 Sports, i ragazzi saranno ospiti della struttura MC2 Sports, un moderno impianto multifunzionale a supporto del lavoro dei nostri allenatori.

Per rispettare le norme di sicurezza dettate dal Protocollo per i Centri Estivi emanato il 26 maggio 2020 dalla Regione Emilia-Romagna i posti saranno limitati: per ogni settimana avremo a disposizione 14 posti per i bambini dai 6 agli 11 anni e 20 posti per i ragazzi più grandi dai 12 ai 17 anni. E’ dunque possibile compilare il modulo di iscrizione e ricevere una mail con il preventivo preciso, incluso di eventuali sconti. È possibile iscriversi a un camp fino al giovedì precedente l’inizio del camp.

Info e chiarimenti:

https://www.modenavolley.it/academy/summer-camp-2020/

Chiamate allo 059 4821911

Mail a summercamp@modenavolley.it

(Fonte: comunicato stampa)

ARGOMENTI CORRELATI

CONDIVIDI SUI SOCIAL

Facebook

ULTIMI

ARTICOLI


Gabriele Di Martino: la saggezza del lupo di mare, le virtù del giocatore

Sale in Zucca

Il percorso di vita e di sport che lo attornia è caratterizzato da una fortissima autoanalisi, da una nettissima consapevolezza di chi è arrivato ad essere a ventisette anni e di chi riuscirà ad essere nei prossimi anni. Gabriele Di Martino è una forza più del pensiero che della natura, e i suoi ultimi anni, ossia quelli trascorsi ad incarnare i valori del Vero Volley, lo raccontano in tutte le sue riflessioni, in tutto il suo io interiore ed esteriore. 

È stata una stagione difficile quella del centrale di Monza, nella quale alla fine della storia è emerso ciò che di Gabriele si è detto nelle prime righe, ossia un concentrato di energia e di responsabilità, fattore che lo ha portato a chiudere l’ultima gara, quella fondamentale ai fini della salvezza con l’85% in attacco (e il muro finale, punto della salvezza). Un numero che racconta non tanto il suo anno, ma la sua maturità agonistica, dove non contano solo il risultato ma anche il modo in cui lo stesso si ottiene.

“Quello al Vero Volley è stato un percorso lungo tre anni, caratterizzato dai rapporti umani che si sono fortificati soprattutto nel corso della scorsa stagione, a mio avviso la più bella, la più importante”.

Le auguro altre stagioni così. Anche se l’idea che resterà una stagione magica per tanto tempo e per tutti è doverosa esprimerla.

“Sì, concordo. Penso ad un amico come Galassi, compagno di ruolo con il quale spesse volte ci siamo confrontati su ciò che abbiamo vissuto assieme. Io analizzo molto il passato perché penso che sia utile anche in chiave futura. Penso all’intensità delle ultime settimane dello scorso anno, al palazzetto pienissimo in ogni ordine di posto o a come siamo riusciti ad arrivare fino alla finale scudetto”.

Il ricordo che l’ha più colpita?

“Una mamma che si avvicina con la figlia a fine partita e che quando doveva parlare è scoppiata a piangere dall’emozione. È un momento che mi ha toccato molto e ho provato anche a cercarle dopo la fine della partita per regalarle una maglia. Sono momenti in cui capisci la forza dello sport, ma anche quali emozioni ti genera una gara, nonostante tu non la stia vivendo dal campo, ma dagli spalti. È una responsabilità per noi esprimerci al meglio ed in quel modo, anche perché loro sono lì per noi”.

Non posso non chiederle che anno è stato quello appena trascorso.

“Difficile. Molti dello scorso anno non li ho più ritrovati in spogliatoio e, sebbene so che è fisiologico il cambio di squadra e gli arrivederci nel nostro mondo, mi è mancata molto quella condivisione che avevo con Galassi o Maar, ad esempio. Persone diverse, penso a Gianluca che arriva dalla montagna, lo dico sempre scherzando, mentre io arrivo dal mare, eppure c’è sempre stata una grande apertura tra di noi. È mancata la comunicazione, credo, e in tante occasioni avrei voluto essere più preso in considerazione per giocare, sono onesto”.

Cosa è rimasto del ragazzino dell’Appio Roma Volley?

“L’impegno. Ero molto giovane quando ho cominciato a giocare con loro e passai subito all’MRoma, dove trovai anche Zaytsev che giocava in prima squadra. Sono state delle belle palestre di vita, e per uno che ha sempre avuto anche altre cose, vedersi con 25 cm di altezza in più in un anno, ha cambiato le prospettive e ha aumentato la voglia di ambire a far diventare questo sport un lavoro. Anni fa ho scelto, dopo il Nautico, di fare Economia, ed ora studio Management dello Sport, perché mi piacerebbe occuparmi di pallavolo e di Europa”.

Cosa intende?

“Sono un europeista. Mi piacerebbe poter giocare il secondo tempo della mia carriera ad occuparmi di consulenza in ambito sportivo. Magari portare l’Europa in Italia e integrarla con maggior impatto sia nei club che nelle scuole. Al Vero Volley ho respirato subito una bellissima aria di innovazione e sotto questo aspetto, è stata ancora di più una spinta cercare di entrare più a fondo nel mondo dello sport”.

C’è tanta famiglia nelle sue parole.

“Mamma professoressa di informatica, papà consulente ora in pensione. La famiglia mi ha dato degli input e fatto capire che il volley lo devo vivere come un gioco. Una parte della mia vita resta il volley, il resto è altro. Ho trovato un ottimo equilibrio”.

Per quello ha vissuto bene anche il tema della nazionale.

“Resta un regalo. Ma resta anche qualcosa che è arrivata meritatamente. Credo che per me sia bello così. La mia esperienza è arrivata non per la seniority, ma per i risultati che sono arrivati dal campo e questo per me è motivo di orgoglio”.

Continuerebbe anche se non è stata la miglior stagione dal punto di vista dei risultati?

“Spero che valga anche ciò che portiamo a livello di contenuto e a ciò che possiamo dare a quella maglia azzurra. Ovviamente mi piacerebbe perché ritroverei anche compagni di ruolo che stimo parecchio, ovvero oltre Galassi anche Russo”.

Prossimo anno dove sarà Di Martino?

“Per ora mi troverà in barca a vela. Il resto è in via di definizione”.

Di Roberto Zucca