Di Redazione
La crisi derivata dalla pandemia, e forse non solo da quella, sta colpendo molto duramente anche la Spagna, soprattutto le piccole società. Negli ultimi giorni si è alzata una vera e propria richiesta di aiuto da parte di società di basket, pallavolo, ginnastica e pallamano che sono fuori dalla rete delle grandi polisportive nazionali e che difficilmente riusciranno a organizzare una nuova stagione agonistica. Molte le società che stanno già alzando bandiera bianca.
Al momento manca ancora l’ufficialità ma sarebbe clamoroso il caso del May Deco Logroño il cui presidente Carlos Arratia si è detto incapace di gestire una situazione di emergenza senza precedenti: “Il nostro purtroppo non è un caso isolato – ha detto il presidente e dirigente storico del club, Carlos Arratia – siamo abbandonati di fronte a una crisi senza precedenti che richiederebbe un sostegno diretto e immediato da parte del governo centrale. Le emergenze in questo momento sono altre, quindi non ci resta altro da fare che liberare le nostre giocatrici e augurare loro buona fortuna. Non posso trattenerle qui senza poter dare loro nulla, non sarebbe giusto”.
Il crollo del May Deco Logroño (nella foto i festeggiamenti per la Copa de la Reina conquistata a gennaio) è un pessimo segnale per tutto il volley spagnolo se consideriamo che questa è la squadra che ha dominato il campionato femminile negli ultimi sette anni con sei titoli consecutivi dal 2014 allo scorso anno.
Prima della sospensione dovuta alla pandemia il Logroño aveva dominato il campionato con diciannove vittorie in venti gare conquistando anche la sua sesta Copa de la Reina e l’ennesima Supercoppa nazionale.
Nessuna reazione da parte della lega e della federazione spagnola di fronte alle parole di Arratia anche se ci si aspettano altre brutte notizie da diversi altri club che non hanno ancora confermato la propria partecipazione alla prossima stagione. Di fatto il May Deco Logroño è la prima squadra a ritirarsi e cedere il titolo sportivo.
(Fonte: La Rioja)