Di Alessandro Garotta
Il coronavirus avrà pure appesantito l’animo del mondo, e degli sportivi. Ha fermato campionati, coppe e quant’altro. Ma non ha fermato i sogni. Anche quelli “in scala”, più piccoli, che forse non faranno tremare i polsi a milioni di persone, ma quelli di una realtà del campionato di A2 sì. È il caso della Cda Talmassons, che ha regalato ai suoi tifosi uno dei colpi di mercato più clamorosi e affascinanti in vista della stagione 2020-2021: Valentina Tirozzi.
Dopo la maternità, la schiacciatrice campana – che si è raccontata in esclusiva ai microfoni di Volley NEWS – è pronta a tornare in campo con tanta voglia di riassaporare l’adrenalina delle partite e il clima del palazzetto.
È davanti a una nuova sfida: cosa l’ha spinta a scegliere il progetto della Cda Volley Talmassons?
“I motivi sono tanti: cercavo un ambiente positivo, ambizioso e con tanta voglia di crescere, dove riprendere a giocare dopo la maternità con serenità e senza gli impegni gravosi legati alle coppe europee e alle lunghe trasferte di A1. Inoltre, cercavo la soluzione migliore per rimanere vicina alla mia famiglia. A Talmassons ho trovato tutto questo e anche di più: fin da subito mi è parsa una bellissima realtà che lavora bene e dà valore alle persone prima di tutto”.
Quali sono i suoi obiettivi per la prossima stagione?
“Sicuramente voglio tornare in forma al più presto per dare un contributo importante alla mia nuova squadra, con la quale sogno di togliermi parecchie soddisfazioni”.
Sarà il capitano e il punto di riferimento della squadra. Come gestirà questo ruolo?
“È sempre un onore rivestire il ruolo di capitano. Non è la prima volta (Pesaro, Firenze, Casalmaggiore, nazionale, n.d.r.), ma ogni volta è emozionante e diversa dalle altre. A Talmassons cercherò semplicemente di mettermi a disposizione delle mie compagne e della società, essere di supporto e dare il buon esempio”.
Tornerà in campo a meno di un anno dal parto. Il segreto del suo recupero-lampo?
“Nessun segreto. Ho cercato di tenermi in forma durante la gravidanza andando in piscina, facendo yoga e lunghe passeggiate. Dopo il parto, appena è stato possibile, ho ricominciato gradualmente ad allenarmi, anche se in realtà non so ancora quanto ci vorrà per tornare a un livello ottimale visto che non abbiamo ancora ricominciato pienamente”.
Com’è cambiata la sua vita dalla nascita del piccolo Lorenzo?
“È completamente cambiata, soprattutto per quanto riguarda le priorità. Quando si diventa genitori, si organizza tutto in funzione dei propri figli, ma questo non vuol dire che ci si debba annullare come individui e professionisti. Credo che basti organizzarsi bene, coadiuvati magari da un piccolo aiuto quando serve”.
Secondo lei, si può quindi essere una mamma attenta e presente senza rinunciare a mettersi in gioco in altri ruoli?
“Certamente. Non è semplice, ma penso proprio che si possa riuscire a non far mancare nulla ai propri figli e contemporaneamente ritagliarsi un ruolo in altri ambiti”.
Se ripensa alla sua carriera finora, quali sono le prime istantanee, i ricordi più belli, che le vengono in mente?
“Ho tantissimi ricordi, visto che ho messo piede in palestra per la prima volta più di 25 anni fa… Ho impresse nella mente immagini stupende legate al percorso giovanile, che rimane il periodo più divertente e giocoso ma anche denso di esperienze e vittorie – ad esempio lo Scudetto U15 o il Trofeo delle Regioni -, così come il mio esordio in A1 nel 2004, le estati in nazionale, i lunghi viaggi per le partite di Champions League e il Mondiale per Club. E ovviamente ricordo con piacere tutti i successi, in particolare lo scudetto del 2015 e la Champions del 2016, vinta di fronte al nostro pubblico (con la Pomì Casalmaggiore, n.d.r.)”.
Un passato glorioso e un futuro tutto da scrivere. Cosa può ancora dare Valentina Tirozzi alla pallavolo italiana?
“Chi lo sa… Posso solo dire che la pallavolo finora mi ha dato tanto e che continuerò ad andare in palestra cercando di dare tutta me stessa per ricambiare in qualche modo”.