Di Redazione
Sarà Alberto Nardo, classe 2003 ad ampliare il reparto schiacciatori per la nuova HRK, un prodotto del vivaio che dopo un’ottima stagione in Serie D e Under18 si merita di fatto il sogno della Serie A3, dimostrando che quello biancoverde è davvero un grande trampolino di lancio.
Noi abbiamo fatto qualche chiacchiera con lui, gli inizi a Motta, gli obiettivi e anche un po’ di gossip…
Raccontaci un po’ di quando hai iniziato a giocare, cosa hai fatto e quali sono i tuoi sogni in questo campo: “Grazie a qualche nuova amicizia conobbi la pallavolo e a 11 anni feci i primi allenamenti qui a Motta, entrai in un bellissimo gruppo, allenato da nientemeno che Pino Lorizio, e strinsi importanti amicizie alle quali sono molto legato. Il mio più che un sogno è un obbiettivo che è quello di migliorarmi sempre arrivando al massimo delle mie capacità qualunque siano, cercando di trarre il meglio da ogni situazione o insegnamento e perciò non c’è per me miglior opportunità che giocare qui a Motta con la prima squadra”.
Tu ti sei già aggregato in passato alla prima squadra, anche alla Serie A, ma da quest’anno ne sarai parte integrante nel roster. Hai già un’idea di cosa ti aspetta? (tempi per gli allenamenti, viaggi anche distanti,..) “In varie occasioni ho potuto conoscere questo bellissimo ambiente, sia guardando partite e allenamenti sia qualche volta facendone parte e ho capito che non è per niente semplice mantenere certi ritmi ma quando una cosa ti piace e la vuoi a tutti i costi la fatica e i viaggi lunghi non saranno più grandi problemi”.
E adesso che potrai sfoggiare questo risultato, quanto sarà importante per la conquista del gentil sesso? “Parecchio, sperando che porti risultati pure in questo senso [ride, ndr]”
Alla fine sei anche tu la dimostrazione che far parte del settore giovanile di Motta è un trampolino per un futuro serio in questo sport: prova a darci un tuo messaggio per chi, soprattutto nella nostra zona, sta giocando a pallavolo e vorrebbe provare a mettersi di più in mostra. “Per tutti i giovani che come me fanno parte di un settore giovanile e hanno grandi ambizioni so bene come possa essere difficile mettersi in mostra per realtà più importanti o adattarsi a nuovi cambiamenti. Giocando qui a Motta ho notato un clima sempre accogliente verso i nuovi arrivati mantenendo sempre serietà nel campo. Inoltre per quanto possa sembrare piccola come città e società, Motta invece ha una grande visibilità in un territorio abbastanza vasto il che può aiutare molto prendendolo come punto di partenza, offrendo grande preparazione tecnica e fisica ai giocatori, sempre seguiti da grandi allenatori e supporters.Inoltre per i più giovani che non hanno ancora la possibilità di giocare in una prima squadra e vogliono crescere tecnicamente a Motta c’è la possibilità di giocare in categorie inferiori alla serie A, come la serie D, categoria che ho giocato quest’anno, avendo soprattutto come punto di riferimento i giocatori della prima squadra”.
Hai qualche ringraziamento in particolare da spendere? “Voglio ringraziare la società e in particolar modo coach Lorizio per la grande opportunità che mi viene data, per crescere sia a livello sportivo che a livello umano. Cercherò di dare sempre il massimo a servizio di questa grande squadra/famiglia.”
(Fonte: comunicato stampa)