Dragan Stankovic: “Il mio unico obiettivo è dare il massimo ogni giorno”

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Modena Volley
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Di Redazione

Dragan Stankovic ha rilasciato le sue prime dichiarazioni da giocatore di Modena Volley in un’intervista all’ufficio stampa: il centrale serbo, unanimemente riconosciuto nel mondo del volley come grande campione in campo e fuori, parla del suo presente e del futuro in maglia gialloblu.

Dragan, partiamo dal perchè hai scelto Modena e cosa rappresenta per te arrivare qui?

Già in passato c’era stata la possibilità di vestire la maglia di Modena, ma le cose sono andate storte. Adesso sono qui, in una squadra e in una società che ha una grande storia nella pallavolo italiana e mondiale. E’ una sfida importante per ogni giocatore. Se a trentacinque anni mi cerca una squadra come Modena significa che hanno visto ancora qualcosa in me perciò sono carico e pronto per nuove sfide”.

Come sarà giocare con la maglia di Modena dopo averci giocato tantissime semifinali e finali contro in questi anni?

Negli ultimi anni con la Lube ho incontrato Modena in partite importanti in campionato, playoff e Champions League e sono uscito in quasi tutte con una vittoria. Da oggi dovrò ripagare tutto questo e farò il massimo per raggiungere i nostri obiettivi. Sono pronto alla sfida e spero di riuscirci insieme ai miei compagni”.

Come sarà giocare contro la Lube, anche visto ciò che è accaduto in queste ultime stagioni?

Ho vissuto già questa esperienza l’anno scorso quando ho giocato con Piacenza. Dopo tanti anni alla Lube non è stato facile, è stata una giornata difficile ma sono un professionista vero e quel giorno lascerò le emozioni da parte e mi sforzerò, lottando per la nuova maglia”.

Nema Petric ti ha parlato di Modena? Quanto ti fa piacere giocare al suo fianco?

Con Nema ho vissuto tanti anni nella nazionale serba, avevamo tutti e due voglia di giocare insieme, ma in quel momento non era fattibile. Mi parlava sempre bene di Modena e sono veramente contento che quest’anno ci ritroveremo qui, insieme”.

Quali sono i tuoi obiettivi stagionali e quanto sei carico per questa avventura?

Sono carico, vedo una squadra nuova con tanti giovani che faranno parte di questo nuovo percorso. Il mio unico obiettivo è dare il massimo ogni giorno e aiutare i miei compagni se avranno bisogno”.

A che punto è l’iter che ti farà diventare italiano e cosa significa per te diventarlo?

“Siamo sulla buona strada. Spero di essere italiano già dalla prima partita. Mi sono inserito nella vita italiana, mi trovo bene, mi piacciono storia, cultura e cibo del paese. Una parte di me è già diventata italiana”.

Ritrovi Grebennikov e Christenson, hai la certezza di attaccare un sacco di palloni, concordi?

Sì, con loro ho giocato tre anni nella Lube e abbiamo vinto campionato e coppa. Abbiamo vissuto anni bellissimi insieme, ci siamo trovati molto bene. Per me l’importante è che la squadra vada bene e che migliori giorno dopo giorno”.

I tifosi di Modena stanno rispondendo in modo straordinario alla campagna abbonamenti, cosa ti senti di dire loro?

Già negli anni passati Modena era la società con più abbonati e in una situazione del genere, ancora incerta, è una cosa meravigliosa avere così tante persone che hanno già fatto l’abbonamento. Spero ci possano essere i tifosi già dalla prima partita perché avremo tanto bisogno di loro”.

(Fonte: comunicato stampa)

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Civitanova, il patron Giulianelli: “Squadra e DNA Lube hanno prevalso sui grandi nomi”

Superlega Maschile

La Cucine Lube Civitanova è giunta al capolinea di una stagione intensa, adrenalinica e più che soddisfacente ed è scoccata l’ora del rompete le righe. 

L’annata sportiva ha visto i giganti biancorossi disputare finali in tutti i tornei intrapresi e mettere in bacheca il trofeo numero 26 del Club, ovvero l’ottava Del Monte Coppa Italia del sodalizio marchigiano, per poi tornare da protagonista all’ultimo atto della corsa per il tricolore garantendo anche una massiccia dose di esperienza ai più giovani nelle spedizioni continentali e nel blitz iridato in Brasile.

Un percorso bellissimo e difficile, asfaltato con la fiducia del patron Fabio Giulianelli, la bontà delle scelte societarie, la capacità dello staff e il valore degli atleti nell’anno della più grande rivoluzione nel roster. Mai prima d’ora c’era stato uno stravolgimento tale nel gruppo squadra in casa Lube. Il cammino è stato caratterizzato da step esaltanti che hanno portato in dote onore, gloria, un palazzetto quasi inviolabile, il rapporto rinvigorito con i tifosi e traguardi concreti come i pass per la CEV Champions League 2026 e per la prossima Del Monte Supercoppa che, grazie agli accordi della Lega Volley avrà un grandissimo risalto internazionale.

Reduci dalla cinquantatreesima e ultima partita della stagione tra SuperLega Credem Banca, Coppa Italia, Challenge Cup e Mondiale per Club, cioè la tredicesima gara dei Play Off, i giocatori cucinieri giovedì hanno salutato staff e dirigenti incassando anche i complimenti della proprietà. Gli allenamenti sono terminati e i ragazzi partiranno gradualmente per relax e impegni estivi, a cominciare dai nazionali che torneranno presto in campo. La dirigenza, invece, lavora pensando al futuro.

Fabio Giulianelli (patron Lube Volley): “Ringrazio tutti per le emozioni suscitate e per aver toccato il cuore dei tifosi, insieme abbiamo vissuto uno degli anni più belli della storia sportiva della Cucine Lube Civitanova. Non sopporto perdere le finali e tanto meno le pacche sulle spalle, ma il riscontro delle ore successive alla lotta Scudetto è stato gratificante. Sono arrivati tanti messaggi di congratulazioni per il percorso, ho avuto la conferma del legame speciale stabilito con la gente, così come l’annata da protagonisti ha lasciato a bocca aperta chi non credeva nel progetto".

"La Semifinale con Perugia aveva già il valore di una resa dei conti per noi e ha prosciugato le nostre energie, ma la squadra ha continuato a lottare con tutto quello che aveva. Ripartiamo dalla crescita di un gruppo che ha disputato tre finali titolate e vuole progredire ma soprattutto vincere. L’aspetto più importante, in questi mesi, è che i nostri successi non sono arrivati grazie agli acuti di un singolo, ma con il contributo di tutti gli interpreti, staff compreso. A rubare la scena non sono stati i grandi nomi come in passato, ma la squadra e il DNA della Lube. Una miscela che ha propagato entusiasmo in società e tra i tifosi, dimostrando a tutti gli scettici che l’azienda non si è mai defilata ma è più presente che mai!”.

(fonte: Lube Volley)