Foto: Porto Robur Costa

Stefano Mengozzi, a Ravenna da veterano: “Ma non sono mica da buttare via!”

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Di Roberto Zucca

Ravenna lo attendeva trepidante, tanto che la voce di un suo ingaggio si è diffusa dapprima che la trattativa fosse effettivamente avviata. Stefano Mengozzi torna a casa, e lo fa nel pieno dell’affetto di una società, la Porto Robur Costa 2030, che lo ha eletto come senatore per la prossima stagione:

“È bello tornare, lo ammetto. Non perché a Verona o a Vibo non mi sia trovato bene, anzi, ma perché soprattutto dopo aver vissuto questo periodo storico le priorità della vita si riordinano automaticamente. Ho sentito la necessità di stare più vicino alla mia famiglia e Ravenna è la società ideale”.

Sarà l’anno dei giovani. E Mengozzi, in tutto questo?

“(ride, n.d.r.) Ma io non sono mica da buttare via! Credo fermamente di avere sulle gambe qualche altra stagione e al giro di boa dei 35 anni ci sono arrivato bene. Sarò il capitano della Robur e questo per me è un grande onore. Mi sono messo a disposizione per dare un supporto ai giovani che affronteranno questa stagione. È una bella squadra”.

Come vive questo inizio di preparazione?

Onestamente, dopo tutte queste settimane, non vedo l’ora di rientrare in palestra. Sono stati mesi lunghi. Mi ha salvato il poter stare vicino alla mia famiglia e il fatto di vivere in campagna, alla quale mi sono dedicato”.

Trova ancora gli stimoli per affrontare una nuova stagione a 35 anni?

Non potrei continuare a giocare se ogni anno non avessi i giusti stimoli. Penso che, nel momento in cui le motivazioni dovessero venir meno, non ci metterei troppo tempo a scegliere di fare altro. Quest’anno, un po’ per la squadra nuova e un po’ per il ritorno a Ravenna, sento di avere davvero voglia di entrare in campo”.

Un bilancio dell’ultimo campionato a Vibo?

Individualmente ho avuto dei bei numeri. E questo mi rende soddisfatto del lavoro fatto. Mi è dispiaciuto dover sospendere il campionato perché sono uno che vuole giocarsi il torneo fino all’ultimo. Vibo è stata una bellissima esperienza, sia professionale che umana. È una gran bella realtà del mondo della pallavolo e sono felice di averne fatto parte”.

Ravenna ha spesso rappresentato una sorpresa della Superlega. Sarà così anche quest’anno?

Sarà un campionato sperimentale. E Ravenna si inserisce con la voglia di dar fastidio alle grandi del campionato e con l’entusiasmo di una squadra giovane che ha l’incoscienza di poter fare bene. Lato mio, le dico che farò di tutto per fare sì che questa squadra centri gli obiettivi che si prefisserà ad inizio stagione”.

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