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Mondovì, Paoletti: “È bello essere un punto di riferimento”

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Di Redazione

L’opposto Matteo Paoletti è tornato dopo due anni a Mondovì e si è rimesso in gioco pronto per questa nuova avventura in Serie A2 Maschile. Intervistato dal quotidiano Provincia Granda esprime tutta la sua felicità nell’essere ritornato in Piemonte.

A che punto è l’intesa con il palleggiatore Leandro Macias? «È presto per esprimere giudizi, lavoriamo insieme da un paio di settimane. Veniamo tutti da cinque mesi di stop, in cui non abbiamo potuto toccare la palla, nemmeno con il beach volley. Dobbiamo ritrovare i giusti colpi e la voglia di stare in palestra, ma da cosa ho potuto vedere nei primi giorni nessuno dei miei compagni si tira indietro. Ci sono tutti i presupposti per iniziare bene».

Le pesa dover fare da “chioccia” a tanti giovani? «Assolutamente no. A Potenza Picena era ancora “peggio”, nessun compagno aveva più di 22 anni. Qui il gruppo è più omogeneo, ci sono anche trentenni come Leandro e “Pok” e giocatori di esperienza come Borgogno. È bello essere, assieme a loro, un punto di riferimento».

Fino a quando continuerà a giocare? Le piacerebbe concludere la carriera qua? «Fino a quando giocherò lo dirà il mio fisico. Finché mi diverto e rimango competitivo continuerò, ogni anno non lo comincio mai pensando che potrebbe essere l’ultimo. Finire qua sarebbe bello, ma il nostro lavoro ci porta spesso a spostarci: in ogni caso il legame con Mondovì non dipenderà da questo».

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