Di Redazione
Per fronteggiare nel migliore dei modi l’emergenza dei casi di positività da Covid-19 riscontrata nelle ultime due settimane nel gruppo squadra, la Sir Safety Conad Perugia ha svolto nell’ultimo fine settimana una call conference con tutti i giocatori e con lo staff tecnico e sanitario.
Iniziativa voluta e proposta dal Covid Manager Dr. Giuseppe Sabatino per gestire al meglio la fase di infezione attiva a la fase post infettiva e di recupero e favorire così una rapida ripresa degli atleti.
In quest’ottica il Dr. Sabatino si è avvalso della presenza e del lavoro del Dr. Puya Dehgani, presidente e fondatore dell’Associazione “Naso Sano”, stimato specialista in otorinolaringoiatria e chirurgia cervico-facciale e primo a descrivere alla comunità scientifica mondiale i disturbi dell’olfatto e del gusto nei pazienti affetti da Sard-Cov-2 con varie pubblicazioni su prestigiose riviste internazionali. È proprio il Dr. Dehgani, che ha stilato un protocollo, il “Protocollo D”, atto appunto alle esigenze delle persone in questa fase di infezione e che ha naturalmente partecipato alla call conference per spiegarlo ai ragazzi e per rispondere ai tanti quesiti dei giocatori stessi, ad illustrare con maggiore dovizia di particolari il suo elaborato:
“Il trattamento di un paziente risultato positivo alla infezione da Sars-Cov-2, il virus causa di Covid-19, richiede l’analisi delle diverse fasi di questa infezione e delle condizioni del paziente. Il monitoraggio dei valori di saturazione di ossigeno e il trattamento dinamico sono la chiave non solo per ottenere la risoluzione del quadro clinico, ma anche al fine di evitare sequele a lungo termine. È ormai riconosciuta dalla stragrande maggioranza della letteratura scientifica la sindrome post-covid, caratterizzata da sintomi quali stanchezza cronica, alterazioni di umore e alterazioni sensoriali di olfatto e gusto.
Il “Protocollo D” è stato strutturato tenendo conto di tutte queste necessità, fronteggiando il danno cellulare che si verifica a seguito della infezione. Ma se nelle fasi iniziali è il virus la causa di tale danno, dopo le prime settimane è l’alterata risposta immunitaria ad esserne la conseguenza.
Da questa analisi, pertanto, si è ritenuto opportuno dover integrare l’organismo di tutti quei composti necessari a fronteggiare le diverse fasi, diminuendo la replicazione virale, combattendo la formazione di radicali liberi di ossigeno e mantenendo bilanciati i livelli ematici di Vitamina D”.
(Fonte: comunicato stampa)