Di Redazione
La Lombardia è una delle regioni italiane più colpita dalla nuova ondata della pandemia di coronavirus e, di conseguenza, anche dalle restrizioni imposte dal Governo con l’ultimo DPCM. L’inserimento della regione tra le “zone rosse”, da una parte, e la scelta della Federazione Italiana Pallavolo di sospendere l’attività nazionale, dall’altra, hanno radicalmente cambiato lo scenario anche per il mondo del volley, malgrado gli sforzi compiuti nelle ultime settimane per adeguarsi a prescrizioni sempre più rigide.
Il presidente del Comitato Regionale della Lombardia della Fipav, Piero Cezza, sottolinea la gravità della situazione: “Se fino a questo momento i ragazzi frequentavano ancora la scuola in presenza e c’era maggiore libertà di movimento, ora si aggiungono ulteriori restrizioni a una condizione già precaria. Nelle scorse settimane è stato sottoposto alle società un questionario per censire il numero di impianti a disposizione delle diverse squadre per portare avanti la propria attività. Il risultato ha evidenziato che in questo momento, con le ordinanze attualmente in vigore, mancano circa il 40% degli impianti”.
“Preso atto della situazione, di concerto con i presidenti del Comitati Territoriali Fipav della nostra Regione – prosegue Cezza -, avevamo stabilito di rinviare la partenza dei Campionati. Con la nota odierna della Fipav la situazione sarà omogenea in tutte le regioni. Proseguirà l’attento monitoraggio della situazione pandemica e, con le dovute precauzioni, l’auspicio è che si possano iniziare a disputare le diverse regular season tra la fine di gennaio e l’inizio di febbraio 2021. Avremo così la possibilità di sfruttare l’intera stagione sportiva fino al 30 giugno, per portare a conclusione i campionati. Si tratta di una prima ipotesi che permetterebbe a tutte le squadre di allenarsi adeguatamente e di completare la propria preparazione prima dell’inizio della stagione”.
Obiettivo principale sarà quello di favorire, quanto più possibile, sia a livello territoriale che a quello regionale, l’attività del settore giovanile: “Sfruttare i sei mesi utili della stagione sportiva (gennaio-giugno) – dice il presidente regionale – permetterebbe a questi ragazzi di non interrompere il processo di crescita, come invece avvenuto nella passata annata pallavolistica. Non possiamo permetterci di perdere una intera generazione di atleti che sono il futuro del nostro movimento. È anche per questo che ho avanzato la proposta di posticipare le Finali Nazionali Giovanili, pensando di riprogrammarle nel corso o alla fine dell’estate“.
Posizioni che trovano pieno appoggio anche tra i presidenti dei Comitati Territoriali Fipav lombardi. “La situazione pandemica, la carenza di strutture sportive e l’impossibilità di applicare protocolli stringenti come quelli della Serie A ai nostri campionati – afferma il presidente del CT Fipav Milano Monza Lecco, Massimo Sala – ci impongono una nuova programmazione. Rinviare i campionati di categoria a gennaio significa permettere ai nostri ragazzi di disputare una stagione di durata dignitosa. La maggior parte delle formazioni del giovanile non accede alle fasi successive ed è per questo importante permettere loro di giocare. Tutti dovremo adattarci alla nuova situazione, che dovrà essere affrontata con elasticità: l’importante non saranno le formule utilizzate, ma riuscire a scendere in campo“.
“È doveroso fermarsi – afferma Tiziana Gaglione, presidente del CT Fipav di Brescia –. Fino a questo momento le società hanno cercato di allenarsi nel rispetto delle normative vigenti, ma ora è necessario rimodulare tutta l’attività. Come Comitato, abbiamo cercato di sostenere tutte le società e saremo pronti a farlo di nuovo al momento della ripresa. L’obiettivo sarà far giocare tutti, soprattutto i ragazzi, in sicurezza e per il maggior tempo possibile. Sarà probabilmente necessario anche uno slittamento delle Finali Nazionali per consentire a tutte le formazioni di prepararsi e disputare la stagione al meglio. Noi faremo la nostra parte, come abbiamo fatto fin qui, sperando di avere a disposizione qualche certezza in più e qualche interpretazione in meno“.
(fonte: Comunicato stampa)