Di Redazione
Vladimir Grbić è un ex pallavolista serbo, medaglia d’oro olimpica a Sidney 2000 per tanti anni in Italia, è stato uno dei più grandi giocatori di quegli anni insieme al fratello Nikola. Schiacciatore molto forte e tecnico, in questo video spiega alla figlia, che ha seguito le orme del padre, la sua idea di pallavolo come scuola di vita
“41 anni fa, nel 1979, quando ho iniziato a giocare a pallavolo, tuo nonno (mio padre) mi ha portato a bordocampo come io ho fatto ora con te. E mi ha spiegato come ci si deve comportare in palestra.
Mi ha portato davanti alla linea del campo, che era fatto di cemento. Una linea che si stava già poco a poco cancellando. Io non avevo delle scarpe da pallavolo come le tue: avevo delle scarpe di tela, avevo una semplice canottiera e pantaloncini di marca “Start” (quelli che hanno vissuto a quei tempi sanno di cosa sto parlando). E mi ha detto così.
«Guarda questa linea: questa non è una linea normale, questa è la linea che divide due mondi. Da una parte c’è il mondo delle persone ordinarie. Sono quelle che dicono “Potrei farlo anche io…”. “Se solo volessi, ci riuscirei anche io…”. Per loro è sempre colpa degli altri. Sono quelli per cui c’è sempre qualcuno che non ha riconosciuto il loro potenziale. Sono i cosiddetti “haters”. Passano tutta la vita senza sapere che, magari, hanno anche loro qualche talento nascosto».
«Se invece avrai il coraggio di entrarci, di superare questa linea, ogni passo dovrà essere fatto con tutta la forza che hai. Solo così capirai chi sei, quello che puoi e non puoi davvero fare. Così scoprirai quali sono i tuoi talenti. Anche se la pallavolo non dovesse essere il tuo obiettivo finale».
Se davvero volete vivere una vita degna di essere vissuta e non soltanto vivacchiare, se volete scoprire chi siete, senza incolpare o essere invidiosi degli altri, disegnatevi la vostra linea, oltrepassatela. Accettate quello che siete e lavorate su voi stessi. Siate orgogliose e orgogliosi di voi, date tutto quello che avete. Solo così sarete infine soddisfatti.
Vladimir Grbic”
(Fonte: Avv. Marco Fusari)