Di Redazione
Un “regalo di Natale” non certo gradito, ma nemmeno inaspettato, per molti beacher italiani: il Tribunale Federale della Fipav ha sanzionato ieri con pesanti squalifiche diversi giocatori che hanno partecipato alla AIBVC Cup di Bellaria, il torneo organizzato il 5 e 6 settembre dalla neonata Associazione Italiana Beach Volley Club. Pochi giorni dopo lo svolgimento della manifestazione, la Federazione aveva preannunciato le sanzioni per i tesserati che vi avevano preso parte, e successivamente aveva diffidato l’associazione chiedendo l’interruzione immediata dell’attività (che invece è proseguita come da programma, aprendo la strada a ulteriori contenziosi).
Tra i beacher sanzionati c’è anche un nome di prestigio come quello di Jessica Allegretti, campionessa d’Italia nel 2019 in coppia con Giulia Toti. La giocatrice romana è stata sospesa dall’attività per tre mesi come tutti gli altri tesserati coinvolti: Antonio Pecoraro, Massimiliano Mariani, Paolo Cantarella, Adriano Caccin e Stefano Arnaldi. Per tutti la motivazione è la stessa: “aver partecipato a un torneo non organizzato né autorizzato dalla Fipav“, violando così le norme dello Statuto federale e quelle del Manuale di Beach Volley.
Particolarmente approfondita la motivazione della sentenza ai danni di Allegretti, che in risposta alle eccezioni poste dalla difesa della giocatrice argomenta tra l’altro: “Le Federazioni sportive non seguono un ‘mercato’ ove vigono i principi come quello della libera concorrenza. Chiunque può organizzare tornei di pallavolo senza dover nulla richiedere alla Federazione. Sono invece i tesserati che, scegliendo liberamente di effettuare la disciplina sportiva con la Fipav, ne accettano le norme e si impegnano a non esercitare la stessa attività con qualsiasi altro soggetto. È per questo motivo che, prima di effettuare la prestazione sportiva, debbono sincerarsi che il soggetto organizzatore sia autorizzato dalla Fipav“.
(fonte: Federvolley.it)