Di Redazione
La stagione di Federico Fagiani è iniziata così come si era conclusa quella precedente: gli JTEKT Stings, di cui il tecnico italiano è assistant coach, dopo essersi aggiudicati il titolo nazionale 2019-2020 si sono ripetuti quest’anno aggiudicandosi la Coppa dell’Imperatore. Un’impresa che Fagiani ha raccontato in un’intervista a Il Messaggero Roma che ripercorre la sua ormai significativa esperienza all’estero: “Ho sempre desiderato uscire dall’Italia, per aumentare il mio bagaglio tecnico e personale. Conoscere nuove realtà pallavolistiche è stato sempre il mio sogno, così come quelli di fare esperienza e conoscere nuove culture“.
Il Giappone, in particolare: “È una nazione che mi ha sempre incuriosito e affascinato – rivela Federico – per il modello e le metodologie di allenamento. Qui si punta alla ripetizione dei gesti e alle esercitazioni lunghe, perché il sacrificio sportivo per mettersi a disposizione della squadra è sempre al primo posto“. E anche nella vita quotidiana il paese del Sol Levante è stato una scelta vincente: “La qualità della vita è alta, non c’è criminalità, i bambini vivono tranquilli. Anche il problema del Covid è gestito soprattutto attraverso i consigli e gli insegnamenti, che la gente accetta e rispetta“.
Sul tema caldo, quello delle Olimpiadi di Tokyo, i punti di vista sono invece un po’ diversi: “Il governo – spiega Fagiani – è deciso ad andare avanti per portare a termine l’appuntamento e rispettare gli impegni presi. I giapponesi invece hanno qualche dubbio. Hanno paura dei contagi perché arriveranno turisti da tutto il mondo“. Parole confermate dai risultati di un recente sondaggio dell’agenzia Kyodo News, secondo cui soltanto il 23,9% dei cittadini nipponici è favorevole allo svolgimento regolare dei Giochi.