Di Redazione
Dura presa di posizione della Savino Del Bene Scandicci contro le regole previste per il secondo girone della Pool A di Champions League, in programma a Schwerin dal 2 al 4 febbraio (e a cui parteciperà anche la Unet E-Work Busto Arsizio). Secondo quanto denuncia il club toscano, in base alle norme disposte dall’autorità sanitaria del Land tedesco, nel caso in cui una giocatrice dovesse risultare positiva al Covid-19 l’intera delegazione della squadra sarà estromessa dalla competizione. Un criterio ben diverso da quello adottato durante la “bolla” di andata a Scandicci (dove, peraltro, tutte le squadre partecipanti avevano riportato numerosi casi di contagio).
“Si tratta di una regola iniqua – dichiara Sandra Leoncini, consigliere della società – rispetto a quanto applicato durante la Pool di Scandicci. Non contestiamo l’opportunità di fare controlli severi in un Paese in cui la pandemia si sta diffondendo in maniera drammatica, e vogliamo a tutti i costi evitare il crearsi di un focolaio come è successo a Scandicci, ma reputiamo ingiusta l’applicazione di regole diverse nelle due fasi dello stesso girone”.
“Se a Scandicci avessimo applicato questa regola – continua Leoncini – sicuramente una delle squadre presenti sarebbe stata estromessa. Una sola positività potrebbe mandare in fumo gli investimenti e gli sforzi fatti fino ad oggi. Oltretutto, per quanto di nostra conoscenza, si tratta dell’unica pool dove verrà applicata questa norma. Giocare in un’altra sede, anche in un altro Land, sarebbe bastato ad evitare l’applicazione di una regola così iniqua. Stiamo seriamente valutando l’opportunità o meno di proseguire nella manifestazione europea”.
(fonte: Comunicato stampa)