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Paola Egonu su Freeda: “Ho sofferto tanto per la mia diversità”

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Di Redazione

Sempre più al centro dell’attenzione mediatica anche al di fuori del mondo del volley, Paola Egonu è protagonista oggi di un’intervista realizzata da Freeda, progetto editoriale online dedicato al mondo femminile. Un dialogo che, partendo dallo sport, si sviluppa su temi molto personali: “La cosa che mi piace di più della pallavolo – spiega Paola – è la complicità che si crea tra le compagne di squadra. Ho trovato tante amiche nel volley, mi lego molto facilmente alle persone, anche se per me è difficile aprirmi“.

Sembra strano – continua l’opposta della nazionale – ma quando ero piccola ho sofferto tanto per la mia diversità, il colore della pelle, la mia altezza: mi sento spesso un po’ a disagio, ma con le mie compagne di squadra è più semplice perché anche loro, più o meno, hanno vissuto le stesse esperienze. Io, inoltre mi mostro sempre molto forte e non mi piace mostrare le mie debolezze: devo essere sicura di potermi fidare prima di mostrare la completa Paola, che non è solo quella in campo, forte e determinata“.

La campionessa dell’Imoco Volley Conegliano parla anche del rapporto con il suo corpo: “È ciò che mi permette di fare quello che faccio. Mi piaccio tanto: ognuno ha le proprie insicurezze e le ho anche io, però ringrazio il mio corpo. Mi vedo come un’arte, quindi sono io che decido come devo essere“.

La battuta finale dell’intervista è sugli obiettivi sportivi: “Il prossimo sono le Olimpiadi, se tutto dovesse andare bene mi piacerebbe giocarle con la consapevolezza che ho adesso. La prima volta ero una bimba, mi sono ritrovata lì con tutte emozioni nuove: adesso sono un’altra persona, viverla oggi con questi occhi e questa mente sarebbe diverso“.

(fonte: Freeda)

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