Di Redazione
Nel segno della continuità il Comitato Regionale Fipav della Lombardia sabato 27 febbraio rinnoverà la totale fiducia nel Presidente uscente Piero Cezza. In carica dall’1 giugno 2019, il Presidente è dunque alla guida della pallavolo lombarda da poco più di un anno e mezzo, per l’esattezza da venti mesi.
Un periodo molto più breve degli abituali quattro anni ma sicuramente molto più “difficile”. «Sulla maggior parte di questo periodo ha inciso in maniera fondamentale la pandemia che ha influito in modo determinante su tutta l’attività prima bloccandola completamente e poi continuando a limitarne le possibilità di svolgimento. Impossibile, in queste condizioni, portare a termine ciò che era previsto nel programma del mio mandato».
L’inizio però prometteva decisamente bene. «Sì! Da giugno 2019 a febbraio 2020 tutto è andato benissimo. L’attività procedeva spedita e la Lombardia era tra le protagoniste dell’attività nazionale come sempre. Nelle prime settimane successive al mio insediamento si è tenuta la Milano Volley Week, evento di successo che per una decina di giorni ha fatto del capoluogo lombardo il centro di gravità del volley – con una tappa della Volleyball Nations League – e del beach volley con la tappa d’esordio del Campionato Italiano. Inoltre sulla scia di quelli ottenuti nel finale della stagione 2018-2019, stavano anche arrivando ottimi risultati come la vittoria della Coppa Italia di serie A2 dell’Agnelli Bergamo».
In quel momento è però arrivato il lockdown totale… «Una situazione mai affrontata in precedenza. Cancellata non solo l’attività “sui campi” ma anche tutta l’altra: corsi di aggiornamento, di formazione, corsi arbitri… Ma non ci siamo arresi! Ferma restando l’impossibilità di proseguire con la pallavolo giocata, abbiamo invece continuato tutto il resto grazie all’online, riuscendo così a portare avanti comunque l’attività».
In particolare? «Abbiamo portato a termine i percorsi di qualificazione, abbiamo continuato il programma dei corsi di aggiornamento e di formazione per gli allenatori, gli arbitri hanno avviato un cicli di video lezioni per la loro crescita, grazie alla collaborazione con un pool di avvocati dell’AIGA di Monza Brianza abbiamo organizzato corsi sugli aspetti legali legati anche all’epidemia ma soprattutto abbiamo sempre mantenuto i contatti con le nostre Società coinvolgendole in ogni momento nelle decisioni da prendere a seconda dell’evolversi della pandemia. Inoltre abbiamo sempre dato loro un adeguato supporto per risolvere le problematiche riguardanti i vari passaggi per adeguarsi alle norme emanate con i vari DPCM e con le varie Ordinanze di Regione Lombardia».
Un periodo che, data l’impossibilità anche solo di entrare in palestra, potremmo definire “fase teorica”. Ora sembra possibile tornare anche alla “fase pratica”. «A fine gennaio sono ripartiti i campionati di serie B, in queste settimane stanno prendendo il via le fasi territoriali dei campionati giovanili, a fine febbraio partirà la serie C. Sono ovviamente cambiate le formule ma, nel rispetto dei protocolli, si può ragionevolmente dire che la “fase pratica” è ripartita. Non dimentichiamoci che la pandemia purtroppo non è ancora finita e che quindi, in questo momento, l’obiettivo principale è quello di permettere ai nostri ragazzi e alle nostre ragazze di tornare a fare attività in sicurezza e con la maggiore continuità possibile. E’ fondamentale che le nuove generazioni tornino a giocare proseguendo il proprio cammino di crescita da dove si era interrotto lo scorso anno».
Per ora restano esclusi i campionati di serie D e le divisioni territoriali. «Purtroppo è così ma non dipende dalla Fipav che non si è assolutamente dimenticata di loro! Sono già pronte alcune proposte per organizzare, ovviamente con formule particolari, anche l’attività di questi campionati se e quando le norme emanate dal Governo lo permetteranno».
Possiamo dire che il peggio è alle spalle? «Più che dirlo, con la situazione in continua evoluzione possiamo sperarlo. E proprio perché lo speriamo con tutte le nostre forze, abbiamo già programmato non solo l’attività dei campionati di serie C ma anche la fase regionale dei campionati giovanili. Questi ultimi avranno tempo fino a fine giugno per ultimarla e quindi pensare alle Finali Nazionali programmate, su nostra proposta, nel mese di luglio. Inoltre, sempre per essere vicini alle nostre Società e dare loro il maggior aiuto possibile, rafforzeremo ulteriormente i rapporti con le Istituzioni a partire da quelli con il sottosegretario lombardo Antonio Rossi che ha assunto le deleghe allo sport al posto di Martina Cambiaghi».
Quindi la pallavolo lombarda come esce da questo autentico terremoto? «Ne sta uscendo ancora più forte. Inutile negarlo: i danni ci sono stati e non sono stati pochi. Ognuno avrebbe potuto pensare solo al proprio interesse e la crisi, a quel punto, sarebbe forse stata insuperabile. Al contrario tutte le parti in gioco hanno fatto e sono sicuro continueranno a fare fronte comune collaborando per superare questo periodo. Passo dopo passo anche la pallavolo tornerà ad essere quella precedente al febbraio 2020, anzi sarà addirittura migliore».
(Fonte: Fipav Lombardia)