Di Redazione
Dalla panchina della Pallavolo Delfino Pescia di Serie C al carcere per bancarotta fraudolenta. La notizia dell’arresto di Santi Francalanza, allenatore e direttore tecnico del sodalizio toscano, è stata pubblicata oggi da Il Tirreno: secondo quanto riporta il quotidiano, la vicenda risale al 2014 ed è relativa a un’attività professionale con sede a Firenze. Francalanza, condannato in via definitiva a 4 anni e 2 mesi di reclusione, dovrà ora scontare la pena in carcere.
Il presidente della società, Giovanni Giannoni, ha dichiarato in una nota ufficiale: “È stato un fulmine a ciel sereno. Sorpresa ed amarezza sono state le prime sensazioni, direi naturali e giustificate nell’apprendere i contorni di una vicenda che risale addirittura a sette anni fa. Dal punto di vista sportivo non posso che rimarcare l’ottimo lavoro svolto dal nostro allenatore, con professionalità, impegno e passione e risultati tangibili. Allo stesso tempo resta appunto l’amarezza per non essere stati messi al corrente della situazione dal diretto interessato, in special modo all’inizio del nostro rapporto di collaborazione“.
“Al di là delle vicissitudini personali del quotidiano – prosegue la nota – l’Asd Delfino Pescia sta valutando la migliore soluzione possibile nella riorganizzazione dei quadri tecnici e per quanto riguarda la prima squadra, al momento verrà affidata alle sapienti ed esperte mani di Sandro Becheroni, assistito da Genny Bettazzi e Luca Gribaldo. Sarà nostra premura informarvi poi su altri eventuali cambiamenti. Ciò che tengo a ribadire è il concetto che il sottoscritto, i dirigenti che mi affiancano e gli istruttori che lavorano ogni giorno in palestra, continueranno con ancora maggiore entusiasmo e voglia di crescere a perseguire gli obiettivi che ci siamo prefissati. Le persone si cambiano, le Società restano. Forza Delfino“.
(fonte: Comunicato stampa)