Di Alessandro Garotta
Il netto processo di crescita che l’Allianz MTV Stuttgart ha avuto nel corso degli ultimi anni è sostanziale. Un risultato frutto senz’altro di serietà, organizzazione, programmazione e concretezza che questa società ha dimostrato di avere come punti cardine. La crescita totale, però, la si può percepire anche e soprattutto sul campo, dove l’orchestra attualmente diretta da Tore Aleksandersen funziona egregiamente, basandosi su una moderna concezione della pallavolo.
Tra le fila di questa ambiziosa squadra tedesca c’è anche una vecchia conoscenza del nostro campionato, divenuta nel giro di poco tempo un fattore determinante, attraverso punti, giocate difensive ed una costante maturazione, che l’hanno posta fra le schiacciatrici più decisive in Bundesliga: stiamo parlando della spagnola Maria Segura Pallerès, che si è raccontata in esclusiva ai microfoni di Volley NEWS.
Maria, come si trova all’Allianz MTV Stuttgart e perché ha scelto di intraprendere questa esperienza in Germania?
“Allo Stuttgart mi trovo molto bene. La società ha un’organizzazione meravigliosa e da questo punto di vista è una delle migliori in cui sono stata. Ho scelto di giocare in Germania perché la mia precedente esperienza (al Dresdner SC nella stagione 2018-2019, n.d..) era stata positiva e soprattutto per la prospettiva di giocare ad alti livelli, lottare per la vittoria dei trofei nazionali e misurarmi in Champions League“.
Che livello ha trovato in Bundesliga?
“È un campionato di buon livello. Ovviamente ci sono squadre più o meno forti, ma penso che le prime otto siano state costruite bene, tanto che a noi è capitato di perdere contro quelle a metà classifica. Penso che la pallavolo tedesca sia in crescita anche per la presenza di talenti interessanti che diventeranno presto protagonisti a livello internazionale“.
Dopo una fase di adattamento ai cambiamenti della rosa e al cambio di allenatore, la sua squadra occupa il primo posto in classifica. Avete la sensazione di essere in costante miglioramento?
“Certamente. Con il nuovo allenatore abbiamo modificato il nostro sistema di gioco, che è diventato molto più strutturato e veloce, e di correlazione muro-difesa. Questi cambiamenti ci hanno aiutato a crescere come squadra e ora siamo pronte a raccogliere i frutti del nostro lavoro nel finale di stagione“.
Qual è il vostro obiettivo stagionale?
“All’inizio i nostri obiettivi erano di vincere la Coppa nazionale e il campionato. Purtroppo, il primo non lo abbiamo centrato, essendo state eliminate in semifinale dal Potsdam. Quindi, ora dovremo riscattarci nei play off e confermare l’attuale primo posto. Volevamo fare un buon percorso anche in Champions e, nonostante l’eliminazione nella fase a gironi, ce la siamo giocata alla pari con avversarie di grande calibro – come la Dinamo Mosca, l’Eczacibasi e la Lokomotiv Kaliningrad – mettendo in mostra tutti i progressi della squadra“.
A proposito, com’è stata la sua prima volta in Champions League?
“Giocare questa competizione era uno dei miei grandi sogni, che finalmente si è realizzato: è stata un’esperienza straordinaria e mi sono goduta davvero ogni momento. Peccato per la sconfitta nella gara di andata contro la Lokomotiv Kaliningrad, altrimenti avremmo potuto ambire ai quarti di finale. In ogni caso, siamo soddisfatte di quello abbiamo fatto in Europa“.
Per ben sei volte è stata nominata MVP: pensa che questa possa esser la stagione del suo definitivo salto di qualità?
“Non avrei mai potuto vincere così tante volte il titolo di MVP senza il contributo delle mie compagne: una parte del merito è da attribuire a loro. Sono molto contenta delle mie performance e ormai ho acquisito la consapevolezza di essere una giocatrice esperta e completa, che può dare un contributo alla propria squadra in ogni fondamentale. Non so se ho raggiunto il culmine della mia maturazione come giocatrice, dal momento che si può sempre migliorare, ma probabilmente sono un po’ più vicina“.
Facciamo un passo indietro. Qual è stato il momento più bello che ha vissuto nelle sue esperienze in Italia?
“È difficile sceglierne soltanto uno perché ogni stagione è stata meravigliosa e allo stesso tempo diversa dalle altre. Infatti, mi è capitato di giocare in Serie A2 e puntare alla promozione, ma anche di lottare per la salvezza o per raggiungere i playoff in A1. Per esempio, la stagione a Monza è stata davvero speciale perché ho realizzato il sogno di giocare nel massimo campionato italiano. Ma non dimentico nemmeno la prima volta lontano dalla Spagna con Olbia in A2, così come le esperienze a Cuneo e Trento, dove ho sfiorato la promozione facendo parte di gruppi straordinari. E ovviamente è stata positiva anche la scorsa annata a Brescia, visto che prima dell’interruzione stavamo centrando l’obiettivo salvezza“.
Come vede il campionato italiano quest’anno?
“Per me la Serie A1 rimane uno dei campionati più belli e competitivi in assoluto. Ci sono tante squadre ben strutturate che stanno giocando su ottimi livelli. Ovviamente Conegliano è la grande favorita per la vittoria di Scudetto e Coppa Italia, e probabilmente se la giocherà con il VakifBank in Champions League“.
Quali sono i suoi sogni per il futuro?
“Vorrei continuare il processo di crescita, e diventare una giocatrice sempre più forte e importante per la mia squadra. Mi piace giocare una pallavolo veloce come quella che stiamo mettendo in mostra, quindi spero di restare allo Stuttgart anche nelle prossime stagioni e magari vincere qualche titolo“.
Un proverbio spagnolo recita: “Come a casa, da nessuna parte“. Le piacerebbe tornare a giocare in Spagna un giorno?
“Onestamente la considero una prospettiva per il futuro a lungo termine perché al momento voglio giocare ad alti livelli: il campionato spagnolo non è paragonabile a quello italiano o tedesco“.