Di Redazione
Non accenna a spegnersi l’eco mediatica suscitata dal caso di Lara Lugli sul tema delle atlete in gravidanza, ripreso anche oltreoceano da personaggi di spicco come Carli Lloyd. Sull’argomento è intervenuta anche Athletes Unlimited, l’associazione che ha organizzato il campionato professionistico femminile in corso proprio in queste settimane a Dallas, e che oggi – citando come esempio proprio la vicenda di Lugli – ha annunciato l’introduzione di una nuova policy sulla gravidanza e il congedo parentale che verrà applicata ai contratti con tutte le sue atlete.
I termini dei contratti definiti da Athletes Unlimited stabiliscono che la Lega si incaricherà di supportare e tutelare le giocatrici in gravidanza o in maternità; inoltre, a sottolineare con forza ancora maggiore i diritti delle atlete, queste ultime potranno decidere autonomamente se e quando comunicare le proprie condizioni alla Lega e ai medici della squadra, e anche se continuare l’attività o meno.
Le giocatrici incinte potranno lasciare la squadra per tutto il tempo necessario continuando a ricevere il proprio stipendio; sarà retribuito anche il congedo parentale riservato a giocatrici il cui coniuge o partner abbia partorito o adottato un figlio. I contratti, che interesseranno oltre 150 atlete tra pallavolo, softball e lacrosse, stabiliscono in modo esplicito che la gravidanza non avrà alcun effetto sull’eleggibilità delle giocatrici per futuri ingaggi.
“Quando ho scoperto di essere incinta – racconta Katie Carter (nella foto), 35enne opposta che ha giocato anche in Italia a Vicenza – ho pensato che la mia carriera da professionistica fosse finita. L’ho accettato e mi sono dedicata alla maternità. Ma Athletes Unlimited mi ha dato l’opportunità di realizzare il mio sogno di tornare in campo; sono grata e felice di far parte della stagione inaugurale del campionato e, con mia figlia Noelia al mio fianco, mi sento più forte di quanto non sia mai stata“.
Per presentare l’iniziativa, Athletes Unlimited ha prodotto un video in cui la campionessa della NBA femminile Skylar Diggins-Smith evidenzia l’importanza dell’autonomia decisionale delle atlete sul tema della gravidanza, nello sport e nel mondo del lavoro in generale.
(fonte: Athletes Unlimited)