Di Redazione
Torna la rubrica settimanale della Trentino Energie Argentario, alla scoperta delle argentelle, con notizie e curiosità dentro e fuori dal campo. Oggi è la volta di Zoe Ori, schiacciatrice della squadra.
Se dovessi scegliere tra le tue attuali compagne di squadra con quale andresti: 1) in battaglia 2) a far festa 3) a vivere? «Per andare in battaglia sceglierei Kate, perché sicuramente vinceremo. Per andare a fare festa Serena e Lara. Per vivere Elena, Sofi e Vale».
Come ti sei avvicinata al mondo della pallavolo? «Grazie a mia mamma perché anche lei giocava a pallavolo».
A che età sei andata a vivere/giocare fuori e come hai vissuto il cambiamento? «Mi sono trasferita fuori dalla Toscana all’età di 15 anni. Inizialmente è stata molto dura ma è stata la scelta migliore della mia vita. Mi ha fatto crescere molto, soprattutto a livello caratteriale, inoltre mi ha permesso di imparare ad affrontare le situazioni della vita».
Conciliare sport e studio è sicuramente molto impegnativo. Come te la cavi? «Abbastanza bene, è molto faticoso e impegnativo, però porta i suoi risultati».
Qual è il tuo obiettivo nella pallavolo e cosa pensi di dover migliorare per raggiungerlo? «Il mio obiettivo è la serie A. Per raggiungerlo devo ancora migliorare molto a livello tecnico e mentale. Sicuramente ci metterò tutta me stessa».
A quale giocatrice ti ispri? «Kimberly Hill».
In partita cosa fai che ti contraddistingue? «Voglio vincere».
Quali sono i tuoi interessi? tolta la pallavolo «Mi piacerebbe saper ballare, uscire con gli amici, guardare serie tv e leggere.».
Il lavoro che vorresti fare? «Nutrizionista/biologa».
Come hai vissuto il primo lockdown? «Con serenità, anche se non abbiamo concluso il campionato».
E adesso? «Adesso con impazienza che finisca questa pandemia e che possa tornare la normalità».
Una tua valutazione sugli attuali allenatori? «Molto bravi sia a livello tecnico, perché ho imparato molto da loro, ma anche a livello tattico e soprattutto psicologico».
Quello che avresti voluto sempre dire a qualcuno, ma che non hai mai detto? «Qualche volto avrei voluto mandare a quel paese qualcuno ma alla fine non l’ho fatto».
Ci siamo, ultima domanda: Argentario perchè? «Perché mi ha ispirato come società e come progetto».
(Fonte: comunicato stampa)