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Andrea Lucchetta: “In una gara secca l’Itas Trentino può farcela”

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Di Redazione

“Fallito” l’obiettivo Finale Scudetto cedendo in quattro gare a Civitanova nelle serie di Semifinale, l’Itas Trentino però è ancora il lizza per vincere un ambito trofeo, quello della Champions League, con le Super Finals in programma sabato 1° maggio all’AGSM Forum di Verona contro lo Zaksa. Andrea Lucchetta, intervistato dal Corriere del Trentino, si sofferma a parlare della squadra di Lorenzetti.

Lucchetta cosa lascia a Trentino Volley la semifinale persa con Civitanova? «Si è presentata all’appuntamento come la squadra più in forma, era l’avversario da battere ma non è stata in grado di sfruttare le opportunità costruite. Anzi paradossalmente invece ne ha concesse alla Lube che non vedeva l’ora di approfittarne. Da una parte Civitanova è cresciuta ma dall’altra è gradualmente mancata Trento».

Da dove può iniziare l’analisi? «Partirei da lontano perché Trento è una squadra che ha cambiato il proprio dna in estate ed è rinata dalle gare di Champions League in cui Nimir si è messo a disposizione come palleggiatore. Lucarelli è stato protagonista dopo le difficoltà iniziali ma il dualismo tra Kooy e Michieletto non so quanto abbia aiutato la crescita di Alessandro. La presenza di Kovacevic lo avrebbe spronato a trovare maggiore grinta e variabili tecniche in attacco. Il calo delle sue percentuali offensive deve far riflettere, per quanto sia già un talento da Nazionale».

Il gm Da Re ha parlato di una squadra in calo negli ultimi dieci giorni. «Non posso che essere d’accordo: ha l’esperienza e la sensibilità per capire queste situazioni. Civitanova dopo gli errori di gara1 si è riorganizzata perché non poteva più sbagliare e invece Trento ha iniziato a regalare agli avversari occasioni per rientrare. Senza togliere nulla alla Lube che ha vinto due volte per 3-0 in trasferta quindi giù il cappello».

Tre settimane prima della finale di Champions League con lo Zaksa sono un problema? «Assolutamente sì anche se non temo che la squadra stacchi la spina perché i ragazzi sfrutteranno questo periodo per scaricare e poi riprendere la preparazione fisica. Il problema è la mancanza del ritmo gara. La sfida sarà reperire stimoli agonistici per non deperire».

Trento può finire la stagione vincendo il trofeo? «Gli equilibri internazionali stanno cambiando e lo Zaksa ha una grande opportunità, ma in una gara secca l’Itas può farcela. A Verona mi aspetto sicuramente la miglior versione possibile di Lucarelli e Nimir ma anche la scelta giusta tra Michieletto e Kooy per dare stabilità al gioco».

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