Di Redazione
E’ passato un mese dal termine della prima parte della stagione di B2 e l’EnercomFimi non gioca da fine marzo mentre le avversarie hanno disputato i recuperi che hanno portato le biancorosse al secondo posto in classifica.
La lunga pausa è arrivata a interrompere il percorso di crescita della formazione cremasca che dovrà ritrovare il ritmo gara per i playoff. Come sottolinea coach Matteo Moschetti analizzando la situazione della squadra: “Questa lunga sosta non è stata certo favorevole. Le nostre avversarie hanno giocato dei recuperi mentre noi siamo rimasti completamente fermi e questo non ci aiuta. Abbiamo organizzato allenamenti congiunti con squadre d’alto livello ma non hanno lo stesso sapore delle gare ufficiali”.
Dal punto di vista mentale la squadra come sta affrontando il momento? “Adesso vedo le giocatrici tranquille, ma la tensione arriverà quando si avvicinerà il momento delle gare. Tutti ci teniamo ad andare più avanti possibile ai playoff, ci proveremo”.
Cosa ne pensi della nuova formula che prevede gare a eliminazione diretta su due sole partite? “E’ un terno al lotto. Problemi di infortuni o legati al Covid possono decidere la formazione e l’esito degli scontri. Per il resto ritengo che sia una formula affascinante in cui ogni pallone è importante”.
In gare in cui gestire la tensione è fondamentale non pensi che la giovane età dell’EnercomFimi sia penalizzante? “In questi anni la squadra ha maturato esperienza in incontri decisivi, in molte hanno giocato le gare regionali dell’Under 18, poi ci sono stati i playoff che ci hanno portato alla promozione in B2. Penso che le giocatrici siano pronte per questi momenti”.
Che giudizio dai alla prima fase della stagione? “Si tornava in campo dopo una pausa lunghissima e dopo un rinvio. La lunga attesa ci ha penalizzato e non è stato facile gestire quei momenti. Ma non solo per noi, ho visto poche squadre, di solito quelle più esperte, giocare in modo brillante”.
E adesso come state? “Come detto la nuova sosta non ci ha aiuta. Dobbiamo ritrovare il ritmo. Sicuramente se la squadra dovesse riuscire a passare uno o due turni potrebbe crescere e avvicinarsi alle proprie potenzialità”.
(Fonte: comunicato stampa)