Di Redazione
Un amore sotto rete, quello tra Elitsa Vasileva ed Alek Atanasijevic. La schiacciatrice bulgare e l’opposto serbo fanno coppia fissa ormai da qualche anno e per entrambi si chiude il capitolo Italia. “Dopo che ci siamo conosciuti, ha cominciato a scrivermi con insistenza. Abbiamo cominciato a parlare quotidianamente per quasi due mesi prima di vederci di persona. Mi ha colpito fin da subito. Ha una grande energia, trasmette carica e serenità. È empatico“, racconta Vasileva al Corriere dell’Umbria.
E non finisce qui, perché la sua compagna aggiunge che “è un ragazzo che non molla e non si ferma mai. Nel suo lavoro così come nella vita di tutti i giorni. Estremamente ambizioso in tutto quello che fa. Dal punto di vista pallavolistico, è un opposto forse meno fisico rispetto a molti altri, ma è scaltro, schiaccia forte ed ha delle qualità tecniche indiscutibili“.
Vasileva sfoglia l’album dei ricordi ed individua una partita che più di altre gli è rimasta impressa: “Gara 5 di finale scudetto del 2018 – svela -. Ero al PalaBarton con i suoi genitori. Vincere un trofeo così importante avendo noi vicino è stato ancora più bello. In quel periodo, attraversava un grande momento di forma“.
Quella che in parte è venuta meno in questa annata particolare. L’ultima in maglia Sir. Vissuta da capitano comprimario prima di tornare protagonista in finale playoff contro la Lube. “Ci sta che un giocatore possa giocare un po’ meno dopo un infortunio – precisa Elitsa -. È normale. Non ci sta che, una volta pronto, non giochi praticamente più per 4-5 mesi. Dopo 8 anni a Perugia, la sua avventura in bianconero non avrebbe dovuto finire così“.
Eppure è finita. È tempo di cambiamenti che riguarderanno anche Vasileva: “Tornerò in Russia dove sono stata benissimo in passato per tre anni. Ci allontaniamo (Alek andrà allo Skra Belchatow in Polonia, ndr) ma in un certo senso ci avviciniamo visto che i viaggi saranno comodi“.