Di Alessandro Garotta
Non è passato inosservato neppure in Corea del Sud il talento emergente di Elizabet Inneh-Varga, la schiacciatrice/opposta ungherese (di origini rumene) che si è messa in luce nelle ultime stagioni con la maglia del Fatum Nyireghyaza. La giocatrice classe 1999, confermando il crescente hype intorno al suo nome, è stata selezionata addirittura come prima scelta al draft delle atlete straniere per la prossima V-League, in cui vestirà la maglia della Pepper Savings Bank, squadra fresca di ammissione al massimo campionato coreano. Ecco le sue prime dichiarazioni, in esclusiva per Volley NEWS:
Quali sono le tue sensazioni e le tue emozioni dopo essere stata selezionata?
“Sono ancora sorpresa. È davvero una gran bella sensazione e un grande onore“.
Che aspettative hai per questa nuova avventura?
“Sono molto ottimista e motivata in vista di questo nuovo inizio. Sono sicura che sarà un’esperienza meravigliosa, e cercherò di fare tutto il possibile per raggiungere grandi risultati con la mia nuova squadra“.
In Corea tutti si aspettano molto, soprattutto in termini di punti, dalle giocatrici straniere: come sarà giocare con questa pressione?
“È una responsabilità e un onore, ma più che altro mi motiva moltissimo a lavorare ancora più duramente e dare sempre il meglio di me stessa“.
Su cosa ti concentrerai e lavorerai in particolare?
“So che l’attacco è il fondamentale più importante, ma devo lavorare molto anche sulle mie abilità difensive. Per il momento, in vista dell’inizio della preparazione, è decisivo soprattutto essere pronta dal punto di vista fisico, e quindi il lavoro preventivo sarà molto importante“.
Hai una dedica per il traguardo che hai raggiunto?
“Mi sento molto fortunata ad aver lavorato con gli allenatori che ho avuto nelle scorse stagioni, e che hanno dimostrato la pazienza necessaria per insegnare a una ragazza giovane come me tutto quello che so. Ovviamente c’è sempre da lavorare e da imparare, ma è importante avere delle basi solide. Non potrò mai ringraziare abbastanza la mia famiglia e il mio agente, perché mi sostengono sempre, ci sono sempre per me, e questo lo sento come una benedizione“.
