Di Redazione
Anche nel nostro mondo esistono delle vere e proprie favole. Chi, per esempio, due anni fa era un’impiegata e faceva della pallavolo “solamente” il suo hobby principale e che ora si ritrova campionessa d’Europa.
È la storia di Lara Caravello, secondo libero dell’Imoco Volley Conegliano che ha sempre militato tra Serie B1 e A2, bandiera e capitana di Martignacco e che la scorsa estate ha ricevuto la chiamata dalle pantere.
La classe ’94 commenta così, intervistata dalla Tribuna di Treviso, il momento splendido che sta vivendo: “Sabato, quando mi sono svegliata, mi sono detta “finalmente ci siamo”. Era tanto tempo che aspettavo, che volevo giocare contro il Vakifbank, dopo averne solo sentito parlare o visto qualcosa di loro nei video di preparazione”.
L’udinese non solo le ha osservate ma è stata protagonista di diversi scambi della finale di Verona: “Sono contenta della mia prestazione e di aver rispettato le consegne (8 servizi e nessun errore, 100% di ricezione positiva e 80% di perfetta) del resto con loro era quasi inutile forzare la battuta, meglio puntare
su un colpo tattico per escludere almeno uno schema. Ero un po’ agitata, perché sapevo che anche un singolo errore poteva pesare, ma ho sgombrato la testa dai pensieri e ho fatto quello che dovevo fare”.
Del punto decisivo Caravello ricorda: “Il cerchio con la lente nell’immagine del videocheck; lì abbiamo capito che c’era il tocco e siamo esplose di gioia. Subito non mi sono resa conto di cosa fosse successo. Solo quando sono arrivata in spogliatoio e ci siamo messe a cantare, sono scoppiata in un pianto liberatorio di gioia”.
Sul prossimo anno la numero 1 non si nasconde: “Conto di restare, c’è anche un Mondiale in calendario”