Di Redazione
La Megabox Vallefoglia affida la guida del suo attacco alla giovanissima palleggiatrice Francesca Scola, 1.83, non ancora ventenne (è nata a Milano il 15 settembre del 2001), una delle atlete più promettenti nel suo ruolo del panorama nazionale.
Francesca inizia ben presto a mietere successi a livello giovanile: nel 2015, con la Pallavolo Anderlini, conquista il primo posto al Trofeo delle Province, segue nel 2016 lo scudetto Under 16 con il Volleyrò Casal de’ Pazzi. L’anno successivo si aggiudica il titolo di miglior palleggiatrice con l’Under 16 e conquista lo scudetto con la Under 18 del Volleyrò. Nell’agosto dello stesso anno, con la Nazionale Italiana Under 18 vince il campionato del mondo in Argentina.
Nel 2018, bissa lo scudetto Under 18 con il Volleyrò ed è nuovamente proclamata miglior palleggiatrice della manifestazione. Con la nazionale Under 19 vince il titolo europeo di categoria in Albania. Nella stagione 2018/2019 fa parte della rosa del Club Italia in A1, mentre con il Volleyrò vince nuovamente lo scudetto Under 18 conquistando anche questa volta il titolo di miglior palleggiatrice.
Nelle ultime due stagioni ha guidato la Lpm Bam Mondovì in serie A2, conquistando due volte il secondo posto al termine della stagione regolare e la finale di Coppa Italia 2021, perduta contro la Cbf Balducci Macerata.
Così presenta la nuova atleta biancoverde l’allenatore della Megabox Fabio Bonafede: “Arriva una palleggiatrice giovane in cui crediamo molto: l’esperienza in A1 non si misura solo con l’età ma anche con il talento e la capacità di stare in campo a questi livelli. Il percorso di crescita di Francesca dovrà coincidere ed andare di pari passo a quello della squadra. Personalmente sono molto soddisfatto della campagna acquisti fin qui svolta. La società ha fatto uno sforzo notevole che dovrà essere tradotto in un lavoro efficace sul campo”.
Queste le prime parole della nuova palleggiatrice delle tigri: “Della Megabox mi ha colpito prima di tutto il gioco espresso nelle due partite giocate quest’anno. La stessa società, anche prima di parlare con i loro dirigenti, mi è parsa organizzata e seria e con obiettivi chiari ed ambiziosi. Poi ho parlato con allenatore, direttore sportivo e team manager, e queste impressioni sono state confermate. Per me è un’occasione grandissima, quasi non ci credo che mi abbiamo scelto per guidare una squadra del genere: al mio fianco avrò compagne che hanno giocato le Olimpiadi! Avevo già giocato in A1 con il Club Italia, ma il contesto sarà completamente diverso: nel Club Italia ero anche in quel caso la più piccola, ma più o meno eravamo tutte della stessa età e l’obiettivo era far bene, ma senza traguardi precisi. Nel biennio di Mondovì, in A2, la pressione è aumentata: a quel punto l’età non conta più tanto nel momento in cui ti viene affidato un ruolo di responsabilità. È stato un percorso di maturazione sia come giocatrice che come persona. Questa volta sarà ancora diverso, i primi nomi che sono usciti quali mie future compagne sono di grande livello e sono molto felice di potermi misurare con questa grande sfida. C’è anche un pizzico d’ansia in me, non lo nego, ma ho davanti a me una bellissima opportunità. Come ho cominciato a giocare a pallavolo? Completamente per caso, i miei genitori giocavano l’uno a football americano e l’altra faceva pattinaggio a rotelle, dunque niente pallavolo in casa. Facevo nuoto, e dopo otto anni volevo cambiare e la palestra di volley era vicino alla piscina! Cosa faccio nel mio tempo libero? Studio Economia aziendale e amo molto disegnare. Ho una pagina Instagram dove pubblico le cose che faccio: disegno sui vestiti, ho creato un mio brand”.
(Fonte: comunicato stampa)