Di Eugenio Peralta
La “bolla” di Rimini è definitivamente… scoppiata: dopo un mese di incessanti sfide, allenamenti, sudore e rigidissime (per qualcuno) norme di sicurezza, l’edizione 2021 della Volleyball Nations League è terminata ieri con la vittoria del Brasile nel torneo maschile, mentre gli USA si erano imposti in quello femminile. I commenti del giorno dopo sono all’insegna dell’entusiasmo, per non dire dell’autocelebrazione: “L’allestimento sviluppato da Volleyball World – commenta il presidente FIVB Ary Graça – e le performance del team che ha curato la presentazione, con musica e narrazione dal vivo, hanno offerto agli spettatori di tutto il mondo l’atmosfera di uno spettacolo di livello mondiale“.
Spettacolo, questa è la parola chiave. Uno spettacolo fruibile solo ed esclusivamente in televisione, negli stessi giorni in cui il pubblico tornava in massa negli stadi di calcio e nei palazzetti di basket; e, aggiungiamo, uno spettacolo puramente visivo-auditivo, tra riprese avveniristiche, giochi di luce e una martellante colonna sonora. Il contorno, però, ha lasciato parecchio a desiderare, a cominciare dalle improbabili telecronache di La7.
Per il resto, il nulla assoluto: non uno spunto di cronaca al di fuori dell’asettico show delle partite, non un aspetto “di colore” che potesse avvicinare il pubblico generalista, dichiarazioni dei protagonisti limitate a due righe di testo prive di ogni significato, foto e video patinati di grande effetto scenico ma spesso dal limitato valore informativo. Persino la meritevole iniziativa della “Equal Jersey“, la campagna a favore della parità di genere, è stata totalmente abbandonata al suo destino, senza che neppure i commentatori tv ne venissero informati.
L’AD e direttore generale di RCS Sports & Events Paolo Bellino definisce il torneo “una prova importante, programmata e coordinata alla perfezione, preservando la sicurezza di tutti i protagonisti e dei tecnici nonché il livello tecnico e spettacolare della manifestazione. Una bella sfida, portata a termine con tanto entusiasmo e passione: una VNL eccezionale e straordinaria per lo spettacolo offerto e per le modalità di svolgimento“. Straordinaria, la manifestazione di Rimini lo è stata sicuramente, e per molti versi speriamo che lo resti. Ma siamo sicuri che sia servita davvero a promuovere la visibilità della pallavolo, in particolare nel nostro paese?
Bilanci positivi arrivano dagli esponenti del Governo: “La VNL è stato l’ennesimo grande appuntamento sportivo di questa estate italiana, caratterizzata da eventi capaci non solo di sottolineare l’importanza dello sport sul piano sociale, culturale e anche economico, ma anche di mostrare al mondo il bel volto dell’Italia” dice il sottosegretario Valentina Vezzali. E il ministro del Turismo Massimo Garavaglia aggiunge: “Iniziative come queste rappresentano un doppio volano positivo nazionale: sportivo e turistico. La location scelta è una dei simboli mondiali del Turismo italiano. Valorizzarlo con manifestazioni sportive migliora l’immagine di tutto il territorio, fatto di cultura, enogastronomia, divertimento“.
Dallo stesso presidente federale Giuseppe Manfredi, che si era dimostrato molto critico nelle settimane precedenti alla VNL, arrivano parole di elogio. “Credo che questa VNL sia stata la dimostrazione che anche le cose e le manifestazioni più complesse possono diventare realtà. FIVB e RCS hanno compiuto un grande sforzo in tal senso e i fatti hanno dato loro ragione; tutto è andato bene e lo spettacolo ancora una volta è stato garantito. L’impegno dal punto di vista organizzativo ed economico della Federazione mondiale è stato davvero notevole, ma credo che si possa parlare senza alcun dubbio di un evento che rimarrà negli annali per la sua particolarità“.
(fonte: Comunicato stampa)