Di Redazione
Un’importante conferma tra le mura cussine, il prossimo anno sarà ancora a Torino in veste di preparatore atletico della serie C “il Prof.” Omar Capuzzo. Alla quarta conferma tra le fila cussine, Omar è parte integrante della struttura in qualità preparatore e di docente universitario SUISM. Il suo passato è una garanzia, le sue esperienze interdisciplinari e di pallavolo di alto livello (comprese le stagioni estere in Polonia e Finlandia) sono garanzia di qualità di una mente aperta e sempre pronta ad ampliare le conoscenze.
Una nuova avventura sempre tra le mura di casa CUS, come pensi di affrontare questo progetto dedicato a un gruppo di giovanissime atlete?
Mi sento molto responsabilizzato, il gruppo è giovane e talentoso. L’attenzione sarà volta a valorizzare le qualità di ognuna, una strategia emergente che scopriremo cammin facendo con la squadra e lo staff . Sono entusiasta dell’opportunità e darò fondo a tutte le mie conoscenze e alla mia esperienza per esaltare le nostre doti.
Quali saranno i focus della tua attività su questo gruppo?
Mi piace ragionare per obbiettivi. È una squadra che si affaccia ora all’uscio del “volley dei grandi” e oltre alla gestione ed al monitoraggio dello stato di salute, vorrei trasmettere la cultura del lavoro sportivo e la cura del fisico, come strumento per esaltare la loro passione. Allargando il campo, vorrei dimostrare che con metodo e applicazione si possono ottenere dei buoni risultati, senza impiegare straordinarie risorse. Le idee e le competenze possono fare la differenza e vorrei farmi portavoce di un metodo replicabile e fruibile a qualsiasi livello.
Oltre alla pallavolo gestirai anche la tua attività di personal trainer e di docente presso l’Università degli Studi di Torino: SUISM. Ci aspettiamo delle sinergie tra queste attività?
Il mio anno professionale si preannuncia denso. Ho in cantiere l’apertura di un mio studio professionale oltre al mandato accademico che dovrei proseguire. Il valore della formazione scolastica è centrale in quest’ambiente e l’interazione tra CUS, mondo universitario e la divisione di scienze motorie dove insegno è consolidato. Sto lavorando per coinvolgere alcuni studenti per poterli integrare nel progetto. Mi piace l’idea di far vivere ai ragazzi un esperienza di qualità e lasciare in eredità alla società forze fresche di rango che possano integrarmi e perché no, presto sostituirmi. Sarebbe veramente motivo di orgoglio ed un piccolo segno del mio passaggio in questo ambiente che mi ha dato tanto. Un modo concreto di dire grazie a tutto il pianeta CUS TORINO.
(Fonte: comunicato stampa)