Di Roberto Zucca
Il riscatto, per Giulio Sabbi, è alla base della ripartenza. Non tanto per la voglia di dimostrare qualcosa, di cui l’opposto di Zagarolo non ha certo bisogno, quanto per il fortissimo desiderio di ricominciare il viaggio nella pallavolo di vertice con la maglia della Prisma Taranto, dopo un anno piuttosto asciutto alla Top Volley Cisterna:
“Non bisogna fare troppi giri di parole. L’anno scorso non è andata per niente bene. La stagione non è mai decollata, la squadra neppure. Mi prendo le mie responsabilità, in parte, ma anche la società non ha fatto di certo il suo meglio. Ho bisogno di lasciarmela alle spalle e di concentrarmi su quello che è il mio futuro, qui a Taranto“.
La neopromossa Prisma, una società ambiziosa. So che è stato uno dei primi a firmare.
“Vengo da un passato pugliese, nello specifico a Molfetta, che mi ha dato tanto. Credo di aver lasciato un bel ricordo qui e la società e il presidente mi hanno cercato e voluto fortemente. Ho apprezzato la loro ambizione e ho detto sì. Ho bisogno di un ambiente sano, in cui far star bene mia moglie Federica, le mie figlie, e ripartire“.
A seguirla non sarà solo la famiglia, ma anche Gigi Randazzo.
“Credo che gli stimoli e le motivazioni che hanno portato Gigi a firmare qui siano gli stessi che ho sentito per me. Ovviamente io e la famiglia siamo contentissimi di poter avere lui e Ilaria vicini, perché abbiamo passato lo scorso anno a Cisterna sempre assieme. E queste cose aiutano anche nei momenti in cui hai bisogno di condividere i momenti no della stagione”.
Taranto ha centrato una promozione a senso unico. Rimarranno alcuni elementi della scorsa stagione.
“Alletti e Gironi hanno detto sì, poi so poco del resto del mercato delle conferme. Sicuramente Fabrizio è un ottimo elemento su cui la società punta, e visti i presupposti farà un grande percorso di crescita in Superlega. Aimone ha un bel passato alle spalle. Sono contento di vedere anche Marco Falaschi a Taranto: è un grande lavoratore e arriva qui con le migliori intenzioni. Io credo che ci sarà da divertirsi“.
Ha visto un po’ le altre compagini?
“Be’, Perugia, Civitanova e Modena hanno fatto un mercato di tutto rispetto. Per quanto riguarda noi, siamo arrivati tutti con una gran voglia di centrare degli obiettivi e delle ambizioni individuali. Unendo gli stimoli, penso si possa solo pensare positivo. Possiamo anche noi toglierci qualche sassolino dalla scarpa“.
Mi ha citato la famiglia. Quanto ha contato nella scelta?
“Molto. Ho viaggiato parecchio negli scorsi anni. Non escludo di farlo ancora se ne avrò la possibilità e se il fisico reggerà ancora (ride, n.d.r.). Quest’anno ho scelto di vivere una situazione serena e tranquilla per loro“.
Quindi le sirene cinesi le ascolta ancora?
“Le scelte si fanno anno per anno. Sono stati anni importanti in Cina, sotto tutti i punti di vista. Magari gli ultimi colpi della mia carriera proverò a spararli anche al di fuori dell’Italia. Chi lo sa. Per ora il focus è qui a Taranto“.
