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L’Italia si accende solo a tratti e butta via il primo posto

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Di Redazione

Troppa poca Italia per battere gli USA: le azzurre perdono la seconda partita consecutiva nel torneo olimpico di Tokyo 2020 e, dopo le tre vittorie iniziali, sprecano la chance di chiudere il proprio girone al primo posto. Alla fine saranno seconde o terze (in base al risultato di Russia-Turchia), con il rischio di incontrare la Serbia nei quarti di mercoledì 4 agosto; l’altra possibile avversaria è la Corea del Sud, che comunque non evoca bei ricordi a cinque cerchi. Ma ciò che più preoccupa sono la sconfitta arrivata al tie break contro una squadra menomata – fuori per infortunio anche Jordyn Poulter, dopo Thompson – e tre set praticamente regalati a suon di errori, confusione e discontinuità.

Salta all’occhio naturalmente il numero degli errori-punto, addirittura 35, un’enormità per una partita di questo livello; ma all’Italia mancano anche, e tanto, la difesa e il muro, che si eclissa totalmente nei set persi. Inutile negarlo, manca pure la miglior Paola Egonu, che con il suo 43% in attacco e ben 15 errori personali non basta a trascinare le azzurre; ma è anche vero che Paola attacca ben 62 palloni ed è praticamente l’unica uscita valida in attacco. Male Pietrini, male Bosetti e quasi inutilizzate le centrali, soltanto Miriam Sylla regala una fiammata con il suo ingresso a fine terzo set, ma è troppo poco, anche perché gli USA portano invece 5 giocatrici in doppia cifra.

Adesso all’Italia non resta che aspettare il sorteggio nel pomeriggio e, soprattutto, sperare di dimenticare in fretta le ultime prestazioni per tornare la squadra concreta e spumeggiante che si era vista in apertura dei Giochi.

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I SESTETTI – Nessuna sorpresa nelle formazioni iniziali. Mazzanti ricorre allo stesso schieramento delle gare precedenti, con Pietrini e Danesi in posto 4; Kiraly deve rinunciare all’infortunata Thompson e schiera Drews in diagonale con Poulter, Akinradewo e Washington al centro, Larson e Bartsch schiacciatrici e Wong-Orantes libero.

1° SET – Trovano subito il break gli USA con il muro vincente di Drews su Bosetti (1-3) e Washington ribadisce il vantaggio. L’Italia però pareggia i conti con Egonu (5-5) e dall’8-7 infila un break devastante sulla battuta di Malinov: parzialone per il 13-7 con i muri di Pietrini e Fahr, malgrado i due time out chiamati da Kiraly. Le azzurre volano al massimo vantaggio con Danesi (16-10), poi un paio di errori di Egonu e l’attacco di Drews riducono le distanze (17-14); Mazzanti, innervosito anche dalla telecamera mobile (il “ragno”) che disturba le giocatrici, ferma il gioco.

Al rientro Pietrini rispedisce indietro le avversarie, ma Larson fa risalire ulteriormente gli USA con l’ace del 19-17. Ci pensa allora Egonu: due attacchi consecutivi per il 21-17 e, dopo l’errore di Bartsch, quello che vale il set point (24-18). Drews, Washington e Bartsch annullano ben tre chance, l’Italia riordina le idee con un time out e dà palla nuovamente a Egonu per la chiusura (25-21).

2° SET – Iniziano ancora bene gli Stati Uniti, con il muro di Bartsch per il 2-3 e due attacchi fuori misura di Egonu a concedere il 3-6. L’ace di Bosetti ricuce (5-6) ed Egonu si fa perdonare pareggiando i conti sull’8-8, ma subito dopo gli USA si staccano di nuovo: muro di Bartsch ed errore di Pietrini (8-11). L’Italia fatica e arriva anche il muro di Washington per il 9-13: time out di Mazzanti, ma le americane allungano ancora con Bartsch (10-15). Ci prova Egonu a tenere in partita le azzurre (12-15) ma gli errori sono troppi e Larson trascina le avversarie al 12-18. Dilaga la squadra di Kiraly con il muro di Akinradewo (13-22); dentro Orro, Sylla e Chirichella, la musica però non cambia e il set si chiude con un’invasione (16-25).

3° SET – Resta in campo dall’inizio Chirichella. L’Italia passa avanti con Pietrini (3-2) ma continua a essere troppo fallosa con Egonu, e Washington ribalta il risultato (3-5). Sul 5-7 Poulter si infortuna alla caviglia ed è costretta a lasciare il campo a Hancock; Egonu sbaglia ancora per il meno 3 (5-8), ma l’impatto della palleggiatrice di Novara è negativo, con due errori che valgono il pareggio (8-8). Kiraly chiama time out per rasserenare gli animi; sbaglia Malinov per il 9-11, Egonu va al sorpasso (12-11) ma Bosetti commette due errori consecutivi per il nuovo vantaggio USA (12-13). L’alternanza nel punteggio continua (14-13) ma poi sale in cattedra Drews: due attacchi di fila per il 14-16 e un altro colpo vincente per il 15-18 che costringe Mazzanti a fermare il gioco.

Al rientro Larson sigla il più 4 giocando ancora sul muro azzurro; entra Sylla al posto di Pietrini, ma arriva il 15-20 con il muro di Akinradewo. Il capitano si fa sentire subito in attacco (16-20, 17-21) e poi anche a muro con il punto del meno 2 (19-21). Arriva anche l’ace di Sylla (21-22) e il muro di Fahr, rientrata per Danesi, vale il pareggio sul 22-22. Si va in volata: l’errore in battuta di Fahr concede il set point agli USA (23-24) ma Egonu lo annulla. Ai vantaggi altra chance statunitense (24-25), poi Egonu ne regala una all’Italia e Sylla la sfrutta approfittando del servizio di Bosetti (27-25).

4° SET – Confermata Sylla al posto di Pietrini, al centro c’è la coppia Chirichella-Fahr. Spingono ancora forte gli USA con Bartsch e Drews (1-3) e l’Italia fatica non poco in difesa (2-5). Bartsch va a segno anche dai nove metri (4-7) ma gli errori di Larson e Washington regalano il 7-7. Sylla è “on fire” in attacco, ma il servizio di Larson e due errori di Egonu regalano un nuovo break agli USA (9-12) e Mazzanti chiama time out. Allungano ancora le americane sulla battuta di Akinradewo: attacco e muro di Washington per il 10-15.

Entra di nuovo Orro in regia, ma arrivano l’errore di Chirichella (10-16) e il conseguente time out azzurro. Gli USA però dilagano: attacco di Drews e muro di Washington per il 10-18. Torna in campo Malinov, Egonu continua a sbagliare tantissimo e manda fuori anche il pallone del 13-20. Drews tiene saldamente avanti le statunitensi sul 14-21, poi firma anche il mani out del 16-23 e il muro che vale il set point; a portare le squadre al tie break è il muro vincente di Akinradewo (16-25).

5° SET – Si apre sempre nel segno di Drews, ma Sylla risponde al servizio e Bosetti torna a farsi sentire in attacco (3-2). Poi però va in battuta Bartsch e scava il break: 3-6 e time out Italia. Le azzurre pasticciano ancora e Akinradewo mura Egonu per il 4-8 al cambio di campo; Paola prova ad accendersi sul 6-8 tenendo viva la squadra di Mazzanti, ma Drews risponde con un break letale in attacco (7-11). Bartsch conserva il vantaggio, entra Hill in battuta e firma l’ace dell’8-13; Sylla regala la battuta sbagliata del match point (9-14). Egonu annulla il primo, entra Pietrini in battuta e Bartsch sbaglia i due palloni successivi (12-14); sul terzo ancora palla a Bartsch e il challenge mostra il tocco decisivo a muro per il 12-15.

USA-Italia 3-2 (21-25, 25-16, 25-27, 25-16, 15-12)
USA: Hancock 1, Poulter 1, Wong-Orantes (L), Larson 13, Drews 22, Bartsch 17, Hill 1, Akinradewo 10, Washington 11, Robinson ne, Ogbogu. All. Kiraly.
Italia: Sorokaite, Malinov 2, De Gennaro (L), Folie ne, Orro 1, Bosetti 12, Chirichella 4, Danesi 4, Fahr 7, Pietrini 7, Sylla 7, Egonu 28. All. Mazzanti.
Arbitri: Liu (Cina) e Macias (Messico).
Note: Durata set: 29′, 26′, 36′, 25′, 23′, tot. 2h19′. USA: battute vincenti 4, muri 13, errori 24. Italia: battute vincenti 2, muri 10, errori 35.

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