Di Redazione
Il momento di appendere le ginocchiere al chiodo prima o poi arriva per tutti, ma Joao Paulo Bravo è riuscito a rinviarlo il più possibile: soltanto a 42 anni suonati l’ex schiacciatore brasiliano, da diverse stagioni riciclatosi con grande successo come libero, ha deciso di dire basta. Solo con il volley giocato, però: resterà ancora nella pallavolo come vice allenatore dell’Arkas Izmir, la formazione in cui ha militato per ben 9 stagioni (dal 2010 al 2013 e dal 2015 al 2021).
Joao Paulo ha lasciato il segno da giocatore nella Copra Piacenza, vincendo uno scudetto, una Supercoppa italiana e una Top Teams Cup e sfiorando anche l’impresa Champions League. Logico quindi che fosse il quotidiano piacentino Libertà a intervistarlo in occasione del suo ritiro: “Non è stata una scelta poi così difficile – confessa il brasiliano a Vincenzo Bosco – già da tre anni lavoravo come allenatore della nazionale canadese Under 21, sapevo che prima o poi il momento doveva arrivare. Qualche tempo fa il presidente dell’Arkas mi ha chiesto di diventare il vice di Glenn Hoag: è un onore per me aiutare lui e questo club che mi ha dato tanto“.
Guardando indietro alla sua carriera, il campione del mondo 2010 (che in Italia ha giocato anche a Vibo) non può che essere soddisfatto: “Dico senza alcuna falsa modestia che è stata una carriera di successo. Il mio grande sogno fin da bambino era quello di giocare un giorno nel campionato italiano, il più forte e difficile del mondo; ci sono riuscito e ho ottenuto molto più di quanto immaginassi. Adesso si chiude un ciclo e un altro è appena iniziato, la mia speranza è che possa essere produttivo come i miei 23 anni da giocatore“.