Di Redazione
È un sogno che sembra non voler finire mai, e l’Italia della pallavolo non ha la minima intenzione di svegliarsi. La nazionale maschile vola in finale ai Campionati Europei, eliminando con autorità a Katowice la Serbia campione d’Europa, e domani andrà a giocarsi contro la Slovenia quella medaglia d’oro che regalerebbe una storica doppietta dopo il trionfo delle ragazze. Comunque vada, l’Italia è tra le prime due d’Europa: non accadeva da otto anni, dal secondo posto del 2013 contro la Russia (mentre l’ultimo podio risaliva al 2015). E non basta: con questo risultato gli azzurri si guadagnano anche un pass per i Mondiali 2022, un altro dei grandi obiettivi della stagione.
Anche uno solo di questi traguardi sarebbe sembrato ai limiti dell’incredibile alla vigilia della competizione, con una squadra giovanissima e completamente rinnovata dopo il tonfo di Tokyo, e un allenatore come Fefè De Giorgi messosi al lavoro da poco più di un mese. Invece gli azzurri non soltanto colpiscono per esuberanza, potenza e qualità, ma impressionano per la capacità di gestire la partita giocandosela alla pari con l’espertissima squadra serba: un set point annullato senza tremare nel primo parziale, un break decisivo sul 23-21 nel secondo e soprattutto una reazione letale all’unico set perso (5-0 in avvio del quarto).
Difficile trovare un unico protagonista di una vittoria semplicemente spettacolare: certo saltano all’occhio le magie di un Simone Giannelli che si permette il lusso di firmare anche 7 punti e la serata magica di Alessandro Michieletto, top scorer con 23 (55% in attacco e 4 muri). Ma l’Italia è strepitosa anche in difesa, con un Fabio Balaso sopra le righe, e al centro, dove Gianluca Galassi mette mano in tutti i break decisivi. Ottimi gli azzurri nell’arginare Uros Kovacevic e costringere la Serbia a giocarsi tutte le sue carte: Atanasijevic e Petric ci provano in tutti i modi, ma crollano nel finale, e alla fine anche uno strepitoso Marko Podrascanin deve capitolare.
L’ultimo ostacolo tra gli azzurri e l’oro adesso è la Slovenia, che in semifinale ha inflitto l’ennesimo dispiacere alla Polonia padrona di casa e che dopo due finali perse va a caccia della prima vittoria della sua storia. Le due squadre si erano già incontrate nel girone della prima fase e l’Italia (unica squadra ancora imbattuta nel torneo) aveva vinto con un netto 3-0. “E quindi?” si chiedevano a vicenda prima della final four, in un “misterioso” video, i due CT De Giorgi e Alberto Giuliani. E quindi domani lo scopriremo…
I SESTETTI – Non ci sono sorprese nelle scelte di De Giorgi, che conferma Giannelli in regia, Pinali opposto, Anzani e Galassi al centro, Michieletto e Lavia schiacciatori e Balaso libero. La Serbia, a sua volta, non cambia rispetto ai quarti: fuori Atanasijevic e Petric, giocano Luburic in diagonale a Jovovic, Podrascanin e Lisinac al centro, Kovacevic e Ivovic schiacciatori e Majstorovic con la maglia del libero.
1° SET – Subito in evidenza Podrascanin con due attacchi e un muro per l’1-3. Michieletto prova a reagire (3-4) ma sulla battuta di Lisinac la Serbia si stacca ulteriormente (4-8). Poco male: gli azzurri rispondono immediatamente con il controbreak dell’8-8 sul servizio di Giannelli e, dopo il time out chiesto da Kovac, passano anche avanti con il secondo muro di Anzani (9-8). I serbi rimettono la testa avanti con Luburic (9-10, 11-12) e approfittano dell’errore di Pinali per il 12-14, ma rimedia subito Michieletto con un muro sullo spento Kovacevic (15-15).
Si lotta punto a punto e l’Italia, dopo uno scambio intensissimo, sigla con Pinali il primo break a suo favore (19-17). Kovac rompe gli indugi e getta nella mischia Atanasijevic, che risponde con un attacco vincente e un turno di servizio molto insidioso, sfruttato al meglio da Podrascanin (19-21). Gli azzurri ci sono e dal 21-23 riconquistano la parità con Galassi e un errore di Kovacevic. Il primo set point è serbo, ma Michieletto lo annulla (24-24) e se ne procura uno a sua volta murando Kovacevic. Luburic cancella la chance e altre due occasioni per gli azzurri scappano via (26-25, 27-26), ma poi Pinali se ne procura una quarta e l’errore di Ivovic concede il 29-27.
2° SET – Resta in campo dall’inizio Atanasijevic per la Serbia, che prova subito a scappare con Kovacevic, ma viene raggiunta dall’ace di Michieletto (2-2). I campioni d’Europa provano a scappare altre due volte (2-4, 5-7), ma vengono sempre raggiunti e alla prima occasione è l’Italia a fare male: due muri di fila di Anzani e un attacco di Michieletto per il 12-9. Kovac corre ai ripari fermando il gioco e inserendo Petric, che gli regala l’immediato pareggio con un attacco e un ace (12-12). Comincia così un lungo e appassionante testa a testa tra le due squadre.
È Galassi a riportare avanti l’Italia con un primo tempo vincente e l’ennesimo muro su Kovacevic (16-14), ma Lisinac risponde con il servizio e Podrascanin a muro completa la rimonta (18-19). Giannelli ribalta il risultato con lo splendido block del 20-19: il punto a punto continua finché Galassi mette la firma sul break del 23-21. Time out serbo, Atanasijevic recupera un punto ma Galassi, ancora lui, si guadagna due set point, e Pinali sfrutta subito il primo con l’ace del 25-22.
3° SET – Kovac lancia da titolare anche Krsmanovic, entrato per Lisinac nel set precedente. L’equilibrio continua, ma l’Italia commette qualche errore di troppo e regala il 4-6; Lavia rimedia con un ace (6-6) al quale però risponde Kovacevic, sempre dai nove metri (6-8). Sbaglia anche la Serbia e Giannelli ne approfitta con un nuovo servizio vincente (10-9); poi però in battuta ci va Atanasijevic, che manda nel panico la ricezione azzurra (10-12) e costringe De Giorgi al time out.
Al rientro ci pensa ancora Galassi: attacco e muro su Krsmanovic per il pareggio (14-14). Subito dopo però è Jovovic a riportare avanti i serbi con l’ace del 14-16. Ricomincia la scalata, che Lavia completa con un gran muro su Atanasijevic (19-19), ma anche stavolta l’Italia butta via tutto con due errori consecutivi (di Michieletto e Pinali) per il 19-21. Atanasijevic tiene avanti i serbi (20-22), poi un muro di Galassi e un grande attacco di Michieletto sembrano valere l’impresa (23-23). Invece no: Krsmanovic si procura il set point e Kovacevic al primo tentativo riapre la gara (23-25).
4° SET – La partenza degli azzurri è lanciatissima: 5-0 con Giannelli in battuta (due ace), Michieletto in attacco e Anzani a muro, malgrado il time out chiesto da Kovac. Ci prova Petric a rilanciare i suoi (5-2, 6-3), ma gli errori di Atanasijevic e Krsmanovic fanno precipitare la Serbia a meno 6 (10-4). Giannelli e Pinali tengono saldamente avanti l’Italia (13-7), l’opposto poi si scatena con attacco e ace per il massimo vantaggio: 17-10.
Non è finita ma gli azzurri sono d’acciaio (19-12 con Galassi) e non si scompongono neppure quando Kovacevic accorcia con il muro del 20-15. Un altro errore di Atanasijevic spiana la strada all’Italia: ancora Pinali firma il 23-16 e un muro di Galassi sull’opposto ex Perugia regala ben 8 match point. Kovacevic ne annulla due e allora De Giorgi si concede l’ultimo capolavoro, chiamando time out e spingendo un nervoso Luburic all’errore del 25-18.
Serbia-Italia 1-3 (27-29, 22-25, 25-23, 18-25)
Serbia: Okolic, Kovacevic 16, Petric 8, Pekovic (L) ne, Krsmanovic 6, Ivovic 4, Jovovic 1, Peric ne, Atanasijevic 12, Luburic 2, Majstorovic (L), Podrascanin 13, Lisinac 3, Todorovic ne. All. Kovac.
Italia: Giannelli 7, Balaso (L), Galassi 13, Sbertoli, Romanò ne, Anzani 7, Michieletto 23, Lavia 13, Piccinelli (L) ne, Ricci ne, Pinali 17, Cortesia ne, Recine ne, Bottolo ne. All. De Giorgi.
Arbitri: Oleynik (Russia) e Maroszek (Polonia).
Note: Spettatori 4367. Serbia: battute vincenti 7, battute sbagliate 14, attacco 46%, ricezione 44%-25%, muri 7, errori 22. Italia: battute vincenti 7, battute sbagliate 20, attacco 51%, ricezione 46%-27%, muri 15, errori 27.
SEMIFINALI
Polonia-Slovenia 1-3 (25-17, 30-32, 16-25, 35-37)
Serbia-Italia 1-3 (27-29, 22-25, 25-23, 18-25)
FINALE 3° POSTO
Polonia-Serbia dom 19/9 ore 17.30 a Katowice
FINALE 1° POSTO
Slovenia-Italia dom 19/9 ore 20.30 a Katowice