Di Redazione
Bergamo ha iniziato a conoscere Giorgia Faraone un anno fa, al suo arrivo dalla Francia, dove aveva indossato la maglia del Cannes in campionato e a spasso per l’Europa, in Champions League. E che ora si prepara a vestire la maglia di libero titolare.
Il debutto è vicino e la tensione comincia a salire. Il clima nello spogliatoio si fa frizzante:
“Sembrava così lontano e invece l’inizio del Campionato è già alle porte – racconta Faraone – Siamo in fermento, perché sta arrivando! L’aria che si respira, però, è positiva: stiamo lavorando bene e anche se è presto per dirlo, siamo già molto affiatate”.
Sarà un ritorno in campo speciale per tanti motivi. Uno su tutti, il ritorno del pubblico al palazzetto.
“L’anno scorso è stato strano, perciò riprendere a giocare davanti al pubblico sarà ancora più emozionante, ma anche stranissimo, perché sembra una vita che non vediamo i tifosi sulle tribune. Forse sarà ancora più bello…”.
Ti sei sentita un po’ chioccia nei primi giorni della preparazione, visto che già conoscevi Bergamo e la serie A?
“Siamo giovani e mi ci metto anch’io, anche se dovrei essere tra le esperte. Ma ho provato a mettermi a disposizione di tutte e a dare una mano ad ambientarci. Ho imparato a gestire le responsabilità negli anni, ma questo sarà sicuramente diverso da tutti gli altri, sarà un nuovo debutto per tutte. Ogni esperienza, ogni momento, ogni sensazione aiutano a crescere, questa sarà un’occasione in più per diventare ‘grandi’”.
Quali risposte avete avuto dagli allenamenti congiunti?
“Le amichevoli ci hanno dato le risposte che cercavamo. Piano piano, stiamo acquisendo tutte le linee guida del nuovo mister: è normale che all’inizio siamo sembrate un po’ impacciate, cercavamo di far funzionare tutto, ma secondo me abbiamo fatto dei bei test. Speriamo di concludere bene con l’ultimo a Monza, sabato”.
Pronta al debutto da titolare?
“Sì, anche se penso che per me non cambierà nulla, perché la maglia da titolare non pesa. Alla fine l’impegno che ci metti in palestra è lo stesso, sia che tu sappia di giocare titolare oppure no. Ci metti lo stesso tempo, la stessa convinzione, la stessa cura. Sarà probabilmente emozionante per altri fattori, a cominciare dal fatto che sarà la prima di campionato, ma poi andrà tutto bene”.
Quali sono gli equilibri che dovrai gestire in seconda linea?
“E’ il mio regno… (ride) e spesso anche il mister mi chiede di gestire le situazioni di seconda linea. Come? La pallavolo sembra difficile, ma in realtà è molto semplice: in base a quello che fa il muro, fa la difesa. Ovvio che ci siano tante variabili e che siano l’occhio e la reattività del difensore a dover capire e adattarsi, ma è semplice. Ci sono dei movimenti che piano piano stiamo facendo nostri, perché ognuno sappia dove andare in ogni situazione: una volta capito, il meccanismo viene automatico”.
Chi potrà darti il maggior aiuto, là dietro?
“La mentalità del mister è che non si molla nessuna palla. Quindi penso che tutte quante saranno pronte a darmi una mano”.
Ti sei posta degli obiettivi?
“L’obiettivo è non avere un obiettivo. Non voglio pensare di dover raggiungere per forza qualcosa o un certo livello di prestazione. Io spero che tutto vada nel miglior modo possibile, che si lavori bene e con costanza, sacrificio e impegno e sono sicura che in questo modo i risultati arriveranno senza il bisogno di porci delle mete. Ovvio che più in al alto saremo, più divertente sarà”.
(Fonte: comunicato stampa)