Futura, buona la prima: 3-1 alla Omag, ma Angelina ko

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foto Futura Volley Giovani Busto Arsizio
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Di Redazione

Il primo match stagionale in Serie A2 porta alla Futura Volley Giovani i primi 3 punti in classifica: sul difficile terreno della Omag-MT di San Giovanni in Marignano, le Cocche strappano un 1-3 con un crescendo nella prestazione sul taraflex, battendo anche la sfortuna.

Le biancorosse si trovano già in emergenza dopo due punti, quando Angelina si ritrova costretta ad abbandonare il campo a causa di un risentimento alla gamba sinistra; il suo posto è preso da Bassi, ma nonostante l’energico inizio della giovane schiacciatrice la Futura subisce il cambio di assetto – con Bici schierata in diagonale a Biganzoli – e si fa sfuggire il primo set. Nonostante la tenacia difensiva delle padrone di casa e una Ortolani sempre in gran forma (19 punti), la prestazione biancorossa sale decisamente di livello: gli errori in retrovia – guidata dalle sempre ottime Garzonio e Biganzoli – svaniscono e tutte le attaccanti beneficiano delle rigiocate a disposizione, con la coppia Lualdi-Sartori (25 marcature in due) e Bici (21 punti ed MVP della gara) a dettare i ritmi del vantaggio ospite. Impossibile non menzionare proprio Maria Teresa Bassi, autrice di uno score che parla di 18 punti e ben 6 muri messi a segno. La “fatica” per mettere a terra il pallone finale (da 15-24 a 20-25, causato da un errore di Bolzonetti) non guasta la festa delle Cocche: nella speranza che l’infortunio ad Angelina non sia grave, la Futura può guardare con grande fiducia al big-match di sabato prossimo, che vedrà Brescia ospite al PalaBorsani.

PRIMO SET: La Futura Volley Giovani apre il campionato schierando Bici opposta a Demichelis, Sartori e Lualdi al centro, Angelina e Biganzoli in posto 4 più Garzonio libero; la Omag risponde con le diagonali Turco-Ortolani, Consoli-Mazzon, Coulibaly-Brina e Bonvicini libero. Il doppio errore di Bici e Demichelis porta subito in avanti le padrone di casa (2-0), mentre Bassi deve prendere il posto dell’infortunata Angelina; è proprio la neoentrata a piazzare la doppietta del 2-2, Coulibaly ristabilisce le distanze (5-3). Consoli mura Bici per il +3 della Omag (8-5), che si amplia con il doppio muro a fermare le laterali (11-7); non basta un timeout a risollevare le biancorosse che subiscono l’ace di Turco (13-7), l’errore in lungolinea di Coulibaly e il doppio ace di Bassi riavvicinano la Futura e costringono Barbolini alla sosta (15-12); Bici affonda il diagonale dopo due ottime difese bustocche (16-14), nell’azione che porta al 17-15 Demichelis si scontra con Lualdi ma resta in campo. San Giovanni in Marignano riprende quota con Coulibaly (19-15), Lualdi in fast accorcia nuovamente (19-17) ma non basta a riprendere le padrone di casa, che ritrovano il +4 sul fallo di Bici (22-18); Sartori riporta il -2 in primo tempo (23-21), Ortolani e l’errore al servizio di Bassi chiudono la frazione (25-22).

SECONDO SET: la Omag preme subito sull’acceleratore, sfruttando anche l’imprecisione offensiva bustocca (3-1); Sartori e Bici rimediano immediatamente (3-3), Bassi mura Coulibaly per il primo vantaggio biancorosso (3-4). Di nuovo Sartori colpisce per il +2 (4-6), quindi piazza l’ace che mantiene il distacco (6-8); la Omag riequilibra fino al muro di Lualdi su Ortolani (8-9), quindi Bici beneficia di una difesa concreta e piazza il 10-12 sulla linea di fondocampo. Una clamorosa svista arbitrale fa involontariamente partire il sorpasso Omag con il doppio ace di Brina (13-12, timeout Busto), Bassi ristabilisce l’equilibrio a muro su Ortolani (14-14) e poi spezza il block avversario (14-15); è proprio Ortolani a firmare il controsorpasso in diagonale (18-17), di nuovo Bassi piazza il pari al punto 19. Morandi entra in campo per rinforzare la seconda linea e la Futura passa con Bici (20-21, timeout Omag); Lualdi e Bici martellano per il +3 (20-23) e le due combinano per il 20-25 finale.

TERZO SET: Morandi parte nello starting six della terza frazione come cambio Under su Bassi, la Omag cerca però di prendere subito il volo (3-0) e conserva il vantaggio murando Bici (5-2); Bassi torna in campo nel giro in prima linea, Bici firma l’ace che vale il pari sul 6-6. Busto sorpassa con Bassi e Sartori, perentorie a muro (6-8, timeout Omag); la difesa biancorossa costringe le padrone di casa a forzare per l’errore del 7-10, Bici picchia sulle mani del muro e allunga (9-13). Sartori è implacabile a muro su Ortolani (11-15), Coulibaly accorcia (13-16) ma la Omag nulla può sulla strepitosa difesa di Demichelis che costringe poi le padrone di casa all’errore offensivo (13-18); la Futura continua ad essere più che concreta nelle retrovie, ne approfitta Bici per siglare il 15-21. Lualdi mette a segno un miracoloso attacco per il 17-23, la Omag non si arrende e dopo il 19-23 di Coulibaly coach Lucchini preferisce vederci più chiaro; Sartori (20-24) e l’errore al servizio di Mazzon (21-25) portano Busto in vantaggio.

QUARTO SET: le prime battute del parziale sono equilibrate, con Bici brava a rispondere a Coulibaly per il 3-3; il muro dell’albanese su Ortolani vale il sorpasso (3-4), Lualdi allunga con la palla che bacia il nastro sul servizio (4-6). La parità viene immediatamente ristabilita (6-6), ma Bassi e Bici non si fanno intimorire dalla tensione della gara (6-8); l’opposto biancorosso firma anche l’ace del 7-10 che costringe la Omag al timeout. L’uscita dalla sosta porta al mani-out di Biganzoli (8-11), mentre nella parte centrale del set le due squadre si scambiano regali a ripetizione dai nove metri (10-13); Bici e un’invasione casalinga spingono la Futura al +5 (10-15), l’opposto sale in cattedra e firma un clamoroso lungolinea che lancia le bustocche sul 12-18. Bassi mura la fast marignanese per il 12-20, anche Sartori partecipa alla rincorsa biancorossa verso i primi 3 punti (12-22); la reazione della Omag, che si aggiudica i successivi tre rally (15-22), non basta a stoppare le biancorosse che con Biganzoli arrivano al match point (15-24). Servono però altri 5 punti per mettere la parola fine all’incontro, che si chiude sull’errore di Bolzonetti (20-25).

LE INTERVISTE

Maria Teresa Bassi (schiacciatrice Busto Arsizio): “E’ stata una partita combattuta, nonostante le difficoltà iniziali ce l’abbiamo fatta; sfruttando altre soluzioni e i nostri punti di forza siamo venute fuori molto bene. Sono molto contenta per questi 3 punti, importanti anche per il lavoro che abbiamo svolto finora; oggi abbiamo affrontato una grande squadra, quindi siamo contente”.

Benedetta Sartori (centrale Busto Arsizio): “E’ stata una partita molto bella, inizialmente ero molto emozionata e l’infortunio di Angelina ci ha un po’ destabilizzato; siamo però state brave ad ingranare e a sistemare ciò che non andava, sono molto contenta della prestazione e partiamo convinte per il prossimo match”.

Matteo Lucchini (coach Busto Arsizio): “Al danno, ossia l’infortunio di Angelina, siamo stati bravi a non abbinare la beffa: c’è stata una risposta incredibile da parte della squadra, cambiando schemi e tipologia di gioco con Bici che si è sacrificata in posto 4. La voglia di lottare c’è, è chiaro che il dispiacere rimane perché perdere un punto di riferimento come Giulia è pesante”.

Enrico Barbolini (coach San Giovanni in Marignano): “Nonostante la sconfitta, sono abbastanza soddisfatto di come abbiamo giocato a pallavolo in certi momenti. Ho già detto alle ragazze che dobbiamo partire da lì. Era preventivabile che ci mancasse un po’ di continuità dovuta al fatto che siamo tutti giovani e quasi tutti nuovi. Dobbiamo prendere quello di buono che è stato fatto oggi e cercare di rendere il nostro gioco più “continuo” possibile.

Serena Ortolani (opposto San Giovanni in Marignano): “Nel primo set siamo andate benissimo, nel senso che siamo arrivate proprio cariche e sicure. Secondo me è proprio la sicurezza che ci è mancata negli altri set. Abbiamo fatto tutto da sole, come abbiamo fatto bene nel primo set poi abbiamo sbagliato negli altri 3. Dobbiamo sicuramente migliorare nel carattere, che deve essere più stabile, sicuro e continuo, soprattutto nei momenti difficili. Si è comunque vista una bella pallavolo.

Erblira Bici (opposto Busto Arsizio): “Oggi è stata una partita un po’ difficile, poi con l’infortunio di Angelina che è una dei punti più forti è stata ancora più difficile. La cosa che ha funzionato di più è stato il gruppo. Ci siamo aiutate e siamo andate avanti. Credo che possiamo fare ancora meglio davanti al pubblico che già oggi ha dato un bel segnale di ritorno alla normalità.

TABELLINO:
Omag-MT S.G. in Marignano – Futura Volley Giovani 1-3 (25-22, 20-25, 21-25, 20-25)
Omag-MT S.G. in Marignano: Ortolani 19, Biagini ne, Bolzonetti 2, Ceron ne, Penna ne, Coulibaly 12, Consoli 6, Mazzon 9, Brina 8, Aluigi 1, Bonvicini (L), Turco 2, Zonta ne, Monti ne. All. Barbolini.
Futura Volley Giovani: Bici 21, Bassi 18, Angelina, Badini ne, Morandi, Lualdi 11, Demichelis 2, Sartori 14, Landucci, Biganzoli 6, Sormani ne, Garzonio (L). All. Lucchini.

Note: Omag-MT S.G. in Marignano Battuta: errate 12, ace 8. Ricezione: 45% positiva, 31% perfetta, errori 5. Attacco: 34% positività, errori 10, murati 6. Muri: 12.
Futura Volley Giovani Battuta: errate 10, ace 5. Ricezione: 33% positiva, 21% perfetta, errori 8. Attacco: 32% positività, errori 11, murati 12. Muri: 6.

(fonte: Comunicato Stampa)

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Stephen Maar tra passato, futuro, famiglia (si sposa) e Trento: “L’avversaria peggiore, ma…”

Sale in Zucca

Prendi un ragazzo di 22 anni che arriva in Italia, a Padova, direttamente dal Canada. Capisci subito che ha un’energia speciale, fatta più di quello che non è ancora, ma che saltuariamente ti mostra in campo, che di quello che poi sarà il suo vissuto negli anni successivi. Questo ragazzo fa un percorso, articolato tra alcune delle piazze più importanti della Superlega, parliamo di Verona, Milano, Cisterna. Arriva a Monza, gioca dei playoff meravigliosi e una finale Scudetto contro pronostico, tra esplosioni di gioia, rabbia agonistica, palloni che pensi possano saltare per aria e un tormento interiore, che è la sua cifra. 

L’arrivo a Piacenza di Stephen Maar è forse l’ultima fase di questa evoluzione complessa, durata otto anni (per la parentesi russa alla Dinamo Mosca ci arriviamo) e nella quale lo schiacciatore oggi tira qualche somma, un po’ perché a trent’anni tutto appare più chiaro, tutto prende una forma diversa, e forse perché si è pronti per essere ciò che veramente si vuole essere da grandi, con o senza la pallavolo davanti:

“Ho trovato la mia tranquillità, il mio mondo. Per tanti anni sono andato avanti, girando il mondo e vivendo anni molto intensamente. Per la prima volta quest’anno la mia famiglia avrà la priorità rispetto a tutto e in estate voglio spendere un po’ di tempo assieme a loro”.

 
 
 
 
 
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Ha annunciato il matrimonio con la sua compagna Molly Lohman, pallavolista, solo qualche settimana fa. Vi sposerete in Italia?

“Le ho chiesto di sposarci in un pomeriggio sul Lago di Garda. Ma per ora non abbiamo i dettagli precisi anche perché dobbiamo incrociare le agende e i programmi. Adesso che mi fa pensare, sarebbe proprio bello se ci sposassimo in Italia (ride n.d.r.)”.

Anche perché l’Italia è stata la sua fortuna Maar. Ma anche per noi averla nel campionato italiano.

“Un bel viaggio, lungo otto stagioni, che comprende anche la mia parentesi russa. Ho giocato in tantissime città e ho considerato casa ogni luogo in cui sono stato. Ognuno di quei luoghi mi ha lasciato qualcosa, dalle persone, alle esperienze”.

Quella che ricorda per un motivo particolare?

“Credo Cisterna. È stato un anno molto particolare, dopo Milano e prima della proposta di Monza, dove poi ho trascorso tre anni della mia vita. Era un contesto molto piccolo, una città molto vivibile e una squadra capitanata da Fabio Soli e da uno staff, ricordo su tutti Gioele Rosellini, con cui ho lavorato molto bene. La pallavolo era seguitissima ed è stata la prima volta in Italia in cui le persone con cui avevo a che fare nella quotidianità, parlo magari del panettiere o dei ragazzi o ragazze che trovavo al supermercato, poi le ritrovavo sugli spalti a tifare la domenica”.

Si ricorda il Maar di Padova invece? Arrivato con tante novità a Padova? 

“Ricordo una squadra completamente nuova, che fece un inizio di campionato incredibile. Peccato perché poi ci siamo persi durante l’anno. Ma ripeto, la casa per me è ovunque in Italia”.

Ora la casa è Piacenza. Un anno che è stato letteralmente una montagna russa.

“Un anno in cui questo weekend cominceremo un importante semifinale contro Trento, e a cui teniamo davvero molto”.

Dall’arrivo di Travica, Piacenza sembra avere una luce nuova.

“Ogni cambio porta con sé uno scossone, o meglio, una reazione. Il periodo di difficoltà precedente ci ha fatto riflettere e c’è stata come pensavo e dicevo una reazione da parte di tutti. Ora tutti ci crediamo un po’ di più. Certo, Trento è l’avversaria che nessuno vorrebbe ritrovare in semifinale, anche perché è stata la migliore della regular season. Io ora non penso più a chi mi ritroverò di fronte, ma a come lo affronterò”.

foto Gas Sales Bluenergy Piacenza

La affronterà, mi permetto di dire in una condizione mentale diversa.

“Cosa intende?”

La rivedo in campo con una serenità che non conoscevo.

“Sì, è un bel momento della mia vita”.

Stephen Maar pensava di arrivare fino a qui quando studiava alla McMaster University?

“Non pensavo di avere fino a qui. Ho tanta gratitudine per tutti coloro che mi hanno permesso di fare un percorso, la mia strada. Ho studiato, ho aperto la mente a tutto ciò che mi è stato insegnato e ritrovarmi oggi a questo punto mi rende davvero orgoglioso”.

Di Roberto Zucca