Di Roberto Zucca
Raccontare Filippo Lanza significa immergersi oggi in un mondo nuovo. Perché se il vecchio Filippo portava con sé l’idea di un devoto della pallavolo, da qualche anno nella sua vita è entrata in punta di piedi Costanza e da qualche giorno alla loro vita si è aggiunto anche un bellissimo bimbo di nome Leonardo:
“E raccontarlo per me diventa una gioia immensa, quasi commovente. Se mi permette un consiglio, auguro a tutti i futuri padri di poter seguire la propria compagna nel percorso che porta al parto. Io sono stato in sala parto con Costanza ed è un momento che non avrei potuto non vivere perché è stato bellissimo. Vedere la nascita di Leonardo è stato incredibile“.
Ha condiviso col suo pubblico anche un periodo, quello della gravidanza, in cui ha voluto esserci.
“Un periodo fortunato perché Costanza è stata sempre bene ed è stata una gravidanza molto serena. Abbiamo potuto goderci il periodo estivo, il mare, e la serenità del periodo. Diciamo che anche in questi primi giorni va tutto al di là delle aspettative, perché Leonardo è un bambino buonissimo, tanto che le nostre abitudini sono state modificate di poco“.
La provvidenza poi, ha fatto sì che lei non dovesse iniziare subito con la stagione…
“Ho cominciato la stagione con Perugia per allenarmi e tenermi in forma. Poi ho proseguito in B per qualche settimana e infine il mio approdo a Cisterna fino a dicembre. Avendo scelto la Cina sono vincolato alle tempistiche del campionato asiatico. In un primo momento abbiamo saputo che il campionato si sarebbe svolto tra novembre e gennaio per lasciare spazio al femminile. In realtà ora il femminile è in partenza e io dovrei cominciare a febbraio per finire ad aprile“.
Come sarà il nuovo campionato cinese?
“Sarà una sorta di bolla, da quello che so. Con partite giocate in maniera continua per arrivare ai playoff dopo circa tredici giornate. Ma ancora sappiamo poco, se non che io e Luca (Vettori, n.d.r.) dovremo partire per Shanghai a gennaio. Poi lì capiremo meglio come verrà organizzato“.
Nel frattempo il contratto “a tempo determinato” a Cisterna.
“Ho accettato con molto entusiasmo questo impegno e mi sono da subito messo a disposizione della squadra e della società. Mancava un quarto schiacciatore e ho detto perché no? Ho iniziato ad allenarmi e poi mi è stato chiesto di giocare con loro. Siamo riusciti a trovare la quadra ed eccomi qui“.
Un gruppo che pare l’abbia accolta molto bene.
“Assolutamente sì. Sono ragazzi con i quali lavoro molto bene in palestra e con cui mi fa piacere stare anche al di fuori della palestra. È un bel gruppo, c’è un giusto affiatamento. Spero di contribuire prima dell’impegno cinese a portare qualche risultato positivo. Il campionato è davvero avvincente quest’anno“.
Voglio chiudere parlando di nazionale.
“Un argomento che per me è ancora una ferita aperta“.
Le chiedo solo se per lei è davvero un capitolo chiuso.
“Guardi, tenevo molto alla nazionale. Veramente tanto. Io non so cosa risponderei oggi se De Giorgi mi chiamasse. C’è un gruppo giovane, nuovo, pieno di elementi validissimi e tecnicamente davvero forti. Non so se Filippo Lanza possa fare ancora parte di questa storia o appartenga ormai ad una generazione che in nazionale non rappresenta più il presente. Ma mi lasci dire una cosa“.
Prego.
“Vorrei con tutto me stesso avere la possibilità di poter far vedere a questa nuova generazione cosa rappresenta per me quella maglia. Che senso ha avuto per me, e quale sia il valore che tutto questo può costituire per la carriera di un atleta. Io l’ho visto da quelli più anziani di me ed è una cosa che mi piacerebbe mostrare a coloro che arriveranno dopo di me“.